A Gerusalemme il ponte sospeso sull' 'Inferno' Una escursione con suggestioni storiche nella valle della Geenna
Testata: ANSA Data: 05 ottobre 2023 Pagina: 1 Autore: Ansa Titolo: «A Gerusalemme il ponte sospeso sull' 'Inferno'»
Riprendiamo oggi, 05/10/2023, da ANSA la notizia "A Gerusalemme il ponte sospeso sull' 'Inferno' ".
(ANSAmed) - TEL AVIV, 03 OTT - Sulla carta, il nuovo ponte sospeso inaugurato di recente a Gerusalemme promette emozioni forti. Oltre ad essere il ponte sospeso più lungo in Israele è situato in un posto altamente evocativo: in una vallata chiamata 'Gay ben-Hinnom' da cui è scaturito poi il termine inquietante di 'Gehennom' ('Geenna', in italiano) che nella letteratura biblica è indicato come uno di tre ingressi all'Inferno. Più precisamente, l'accesso sarebbe dissimulato fra due palme situate appunto nella valle di Hinnom, da dove secondo le scritture si leva costantemente una colonna di fumo. La valle si trova in prossimità delle mura della Città Vecchia, ai piedi del Monte Sion. L'ambiente circostante è molto sereno. Prima occorre superare la 'Cinemateque' di Gerusalemme, poi scendere per un sentiero e quindi aggirare un villaggio bucolico dove per la gioia dei bambini è stato ricreato un panorama di sapore biblico, con piccoli appezzamenti di terra coltivati con sistemi di duemila anni fa, dove qualche cammello sonnecchia sotto a un tendone. In tempi remoti, secondo la letteratura, qua invece bambini venivano immolati al dio Moloch. Quel posto si chiamava allora 'Tofeth', la fornace.
Da qui tremila anni fa - attraversando nel 'Gay ben Hinnom' il confine fra i terreni della tribù di Giuda e quella di Beniamino - passarono gli uomini di David, messisi in marcia con spade sguainate in un braccio di ferro con il re Saul. E sempre qui, a partire dal 1948, correva il confine fra Israele e lo stato di Giordania, che sarebbe stato cancellato nel 1967 con la guerra dei sei giorni. Ma come il Rubicone e come il fiume Giordano anche la valle di Hinnom è sul terreno poca cosa rispetto alla celebrità accumulata nei secoli e oggi può essere attraversata comodamente a piedi, anche senza ponti. Ciò nonostante col sostegno delle autorità è stato realizzato un ponte sospeso lungo 200 metri e largo 130 centimetri, costato secondo la stampa l'equivalente di cinque milioni di euro. Si parte da una sorta di rampa per raggiungere, pochi minuti dopo, la parte opposta, dove c'è un'altra rampa. In alto, ma difficile da raggiungere, il monte Sion. Scrutando in basso dal ponte sospeso, nessuna traccia delle due palme con la colonna di fumo nè dell'altare al dio Moloch, se mai c'è stato stato. Tuttavia per il turista di passaggio potrebbe egualmente diventare una meta obbligata da dove mandare a casa una foto-ricordo davvero invidiabile: 'Tanti saluti dalla Geenna'. (ANSAmed).
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