Testata: ANSA Data: 03 giugno 2003 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Giornalista italiana involontaria complice kamikaze»
Riguardo alle due collaboratrici di "Vita" e del "Manifesto" che hanno fatto da autista ai i terroristi di origine britannica, autori della strage al bar Mike's di Tel Aviv e che li hanno aiutati a passare il confine tra Gaza e Israele e li hanno scarrozzati su e giù per Israele, ottenedo quasi sempre il via libera grazie al tesserino di giornalista prontamente esibito, tutti i media israeliani e persino Repubblica, riferiscono che anche dopo aver scoperto di essere state "usate" dai terroristi, hanno evitato di fornire informazioni alle autorita' per aiutare l'inchiesta dopo l'attentato.
Guarda caso, proprio questo dettaglio e' "scomparso" dalla notizia pubblicata sul sito ANSA. Ecco come riferiscono ANSA e Repubblica la notizia. http://ansa.it/rubriche/mondo/2003-06-03_2455382.html
Israele: giornalista italiana involontaria complice kamikaze (ANSA) - GERUSALEMME, 3 GIU -I due kamikaze,autori dell'attacco suicida ad un pub di Tel Aviv, sono entrati in Israele grazie a una giornalista italiana,loro complice involontaria.Agli inquirenti la giornalista ha detto di aver scoperto dopo l' attentato del 29 aprile scorso che gli autori erano due delle persone - che si erano presentate come attivisti filo palestinesi - con le quali aveva viaggiato e alle quali aveva offerto un passaggio sulla sua automobile da Gaza in Israele, passando per i posti di controllo israeliani. 2003-06-03 - 11:13:00
Gerusalemme, 10:27 Israele: cronista italiana aiutò involontariamente kamikaze
I due kamikaze inglesi, autori dell'attacco suicida al 'Mike's placè, un popolare pub di Tel Aviv, il 29 aprile scorso, sono entrati da Gaza in Israele grazie all'aiuto di una giornalista italiana, loro involontaria complice. Particolari sull'inchiesta della polizia e dello Shin Bet, il servizio segreto di sicurezza, che erano stati sotto censura, sono apparsi oggi sui media israeliani.
La giornalista italiana, la cui identità non è nota, è stata rintracciata dopo l'attentato dagli inquirenti. Oltre a lei sono stati interrogati altri sette giornalisti e attivisti di movimenti pacifisti di solidarietà con i palestinesi.
Agli inquirenti la giornalista italiana ha detto di aver scoperto dopo l'attentato che gli autori erano due delle persone - che si erano presentate come attivisti filo palestinesi - con le quali aveva viaggiato in Cisgiordania e a Gaza e alle quali aveva offerto un passaggio sulla sua automobile da Gaza in Israele, passando per i posti di controllo israeliani.
La giornalista, che è stata intanto espulsa da Israele, ha ammesso di non aver ritenuto opportuno informare le autorità per aiutarle nell'inchiesta aperta dopo l'attentato.
Inoltre, come si vede dai titoli, le giornaliste sono già state assolte dai nostri media che sottolineano quanto "involontariamente" siano state protagoniste della faccenda. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione dell'Ansa e della Repubblica.it, che ha superato ogni limite di decenza. Cliccando sul link sottostante si aprirà un' e-mail già pronta per essere compilata espedita.