Riprendiamo da SHALOM online l'analisi di Luca Spizzichino dal titolo "A partire dal 2024 l’IDF permetterà alle donne il reclutamento nelle unità d’élite".
Luca Spizzichino
A partire dalla fine del 2024 le donne potranno sottoporsi ai test fisici e mentali necessari per poter prestare servizio in posizioni di combattimento nell’unità d’élite Sayeret Matkal; lo riporta il Times of Israel. La decisione è arrivata dopo che l’Alta Corte di Giustizia a giugno ha chiesto alle forze di difesa israeliane di spiegare il motivo per il quale non aveva aperto tutte le unità alle donne. Il programma pilota verrà attuato solo con un numero sufficiente di reclute donne che soddisfino i criteri per Sayeret Matkal, che verrebbero decisi prima dell’arruolamento delle prime reclute alla fine del 2024. Inoltre l’IDF prevede di aprire l’Unità d’élite 5515 alle reclute femminili a partire dal 2025, sempre a condizione che l’IDF abbia un numero sufficiente di donne che superino i vari test. Questa unità svolge operazioni speciali legate alla guida e spesso lavora in tandem con altre unità d'élite. Come ha spiegato il portavoce, l’esercito israeliano ritiene che ci sia una significativa possibilità che ci siano abbastanza reclute femminili sia per Sayeret Matkal che per l'Unità 5515. L’IDF ha affermato inoltre che intende avviare un programma pilota anche per le donne soldato che presteranno servizio nei corpi corazzati nel 2024. Le reclute che non supereranno le selezioni avranno la possibilità di candidarsi ad altri ruoli di combattimento. Per la realizzazione dei due programmi si baseranno su quelli già in corso per l'Unità di Ricerca e Salvataggio a bordo degli elicotteri e l’unità ingegneristica Yahalom. Dodici donne soldato sono state arruolate all’unità Yahalom a marzo, mentre un'altra leva è prevista per novembre. Inoltre le prime donne soldato dell'Unità 669 verranno arruolate questo novembre. Attualmente, le donne soldato possono prestare servizio nei carri armati del Corpo di difesa al confine, come parte di una compagnia corazzata tutta al femminile nel battaglione di fanteria leggera di genere misto Caracal. I battaglioni di genere misto non sono considerati “unità di manovra”, cioè addestrati ad entrare in profondità nel territorio nemico, ma piuttosto a rimanere in gran parte entro i confini di Israele e relativamente vicini alle loro basi. Ciò significa che i soldati che prestano servizio in queste unità non devono soddisfare gli stessi requisiti fisici delle truppe di fanteria pesante.
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