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La Stampa Rassegna Stampa
24.09.2023 Zelensky, scacco ai russi
Cronaca di Giuseppe Agliastro

Testata: La Stampa
Data: 24 settembre 2023
Pagina: 18
Autore: Giuseppe Agliastro
Titolo: «Zelensky, scacco ai russi»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 24/09/2023, a pag.18 con il titolo 'Zelensky, scacco ai russi' l'analisi di Giuseppe Agliastro.

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Giuseppe Agliastro

Mitobiografia di Volodymyr Zelensky | Fata Morgana WEB
Volodymyr Zelensky

Con il raid sul comando della Flotta russa in Crimea, le forze armate ucraine hanno colpito uno dei simboli dell'invasione ordinata da Putin. Ma al momento non è per niente chiaro quali siano i danni e le conseguenze dell'attacco missilistico di due giorni fa a Sebastopoli. La Russia prima ha annunciato che nell'attacco era morto un militare, poi dato per «disperso». Da Kiev arrivano però notizie di tutt'altro tipo. L'esercito ucraino parla infatti di «decine» di militari russi uccisi o feriti e afferma di non aver lanciato il raid in un momento qualsiasi, ma nel pieno di una riunione dei vertici della flotta russa. In un'intervista a Voice of America, il comandante dell'intelligence ucraina Kyrylo Budanov ha dichiarato che nel bombardamento siano morti almeno nove militari russi. Altri 16 sarebbero rimasti feriti secondo lui, e tra loro ci sarebbero anche due alti ufficiali, uno dei quali, il generale Aleksandr Romanchuk, verserebbe «in condizioni molto gravi». Non ci sono però prove a sostegno di queste affermazioni. Per colpire il quartier generale della Flotta russa sul Mar Nero potrebbe essere stato utilizzato lo Storm Shadow: un missile con 250 chilometri di gittata fornito all'Ucraina da Londra e Parigi. Questo almeno è quello che sostiene una fonte nell'aviazione ucraina sentita dalla Bbc, che ieri ha pubblicato un video che ritiene autentico e che mosterebbe il momento in cui un razzo si abbatte sul comando mentre enormi nuvole di fumo nero si sprigionano dall'edificio. Le truppe ucraine sembrano aver decisamente intensificato i raid sulla penisola che la Russia si è annessa illegalmente nel 2014. E secondo Mosca anche ieri i soldati di Kiev avrebbero preso di mira la Crimea. Il governatore di Sebastopoli sostiene che le forze russe abbiano abbattuto un missile, i cui detriti sarebbero caduti vicino a un molo della città, nella zona della Baia di Sukharnaya. Alcuni media ucraini parlano di un incendio nella zona di Troyitska Balka. La Crimea è fondamentale per i rifornimenti delle truppe di Mosca che hanno invaso l'Ucraina, dove Kiev afferma che i suoi militari avrebbero superato le linee difensive russe nella zona di Verbove, nel Sud del Paese. «Abbiamo fatto breccia sul fianco sinistro e continuiamo ad avanzare», ha detto il generale Tarnavsky alla Cnn. Si tratta di una notizia difficile da verificare e smentita nei giorni scorsi da Mosca. Tuttavia recentemente il Wall Street Journal ha scritto che i soldati ucraini avrebbero «sfondato» con i veicoli corazzati la «principale linea difensiva russa»: la cosiddetta linea Surovikin. E l'avanzata sarebbe confermata da alcuni video citati anche da altri media. Sempre secondo il Wall Street Journal, «la breccia» aperta dai militari ucraini sarebbe però «piccola e fortemente contesa» e tra le file dei soldati di Kiev si registrerebbero «pesanti perdite». Tuttavia, secondo il giornale, i soldati ucraini «potrebbero inviare più veicoli blindati attraverso il varco e penetrare in aree meno fortificate». La controffensiva ucraina pare andare avanti lentamente e tra scontri sanguinosi e il suo esito resta incerto. Lo stesso Tarnavsky ha ammesso ieri che l'operazione «non è rapida come ci si aspettava», ma ha anche dichiarato che «la cosa più importante è non perdere l'iniziativa» e ha sottolineato l'importanza strategica per le sue truppe di riconquistare Tokmak, a 20 chilometri dall'attuale fronte ucraino e difesa da poderose linee russe. Il generale ucraino ha detto inoltre di non condividere l'opinione di chi pensa che l'inverno possa rallentare Kiev. Un paio di settimane fa era stato il generale americano Milley a dire alla Bbc che «in 30-45 giorni» le condizioni meteo avrebbero potuto cominciare a ostacolare la controffensiva ucraina. Non si fermano intanto le tensioni internazionali. Intervenendo all'Onu, il capo della diplomazia russa Lavrov ha lanciato un avvertimento: il mondo è a «un bivio» ed è «comune interesse evitare che si precipiti in una grande guerra». Poi ha bocciato ancora una volta la richiesta di Kiev di mettere fine ai combattimenti ripristinando l'integrità territoriale dell'Ucraina invasa dalle truppe di Mosca. Zelensky ha intanto concluso la sua visita in Canada ringraziando per il sostegno militare ed economico e dichiarando che «o si aiuta l'Ucraina o si aiuta la Russia» perché, a suo parere, «indebolendo il sostegno all'Ucraina si rafforza la Russia».

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