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L'Espresso Rassegna Stampa
06.05.2003 Un paragone che non sta in piedi
Due americane molto diverse l'una dall'altra

Testata: L'Espresso
Data: 06 maggio 2003
Pagina: 46
Autore: Naomi Klein
Titolo: «Rachel come Jessica»
Su L'Espresso n°23, 5 giugno 2003, Naomi Klein scrive un articolo dal titolo "Rachel come Jessica". Sul settimanale di proprietà dell'Ing.Carlo de Benedetti, non si perde mai occasione di attaccare Israele. E'la volta di Naomi Klein, con un azzardato paragone tra la soldatessa americana catturata e liberata in Iraq e la militante "pacifista" Rachel Corrie, uccisa da un tank israeliano di fronte al quale si era parata durante una delle sue "dimostrazioni". Sull'attività in israele della Corrie abbiamo pubblicato ampi servizi su IC, ai quali rimandiamo. Quello che ci interessa sottolineare dell'articolo della Klein,ideologa del momdo noglobal, è il parallelo tra le due vicende, totalmente inaccettabile. Jessica Lynch era in Iraq come soldato dell'esercito USA, in una missione di guerra di liberazione di un paese sottoposto a spietata dittatura. La sua liberazione ha rappresentato la vittoria della speranza,della vita, contro la morte. Ben diverso il caso della Corrie. Era in Israele per insegnare a bruciare bandiere del suo paese, oltre a quelle israeliane. In una situazione di guerra si era schierata contro Israele, cercando in ogni modo di intromettersi nelle operazioni militari di sicurezza dell'esercito israeliano. La sua morte, strumentalizzata dal mondo noglobal-pacifista, viene oggi ascritta a Israele come se fosse stata programmata e voluta. Cosa assolutamente falsa. E'provato da innumerevoli testimonianze che la Corrie si è gettata contro il tank che l'ha travoltà semplicemente perchè non avendola vista non ha potuto evitarla. Non è l'unico caso.
Scrivere, come fa la Klein, che l'America ha trattato diversamente le due donne e scandalizzarsene, vuol dire vivere in un mondo che ha perduto i contatti con la realtà. Come poteva l'America giudicare "eroina" la Corrie, il cui mestiere era combattere il proprio paese e i suoi alleati, bruciandone le bandiere ? Eppure è questo che la Klein attribuisce quale merito alla Corrie.

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