Il falco guerrafondaio e il pacificatore improbabile Due articoli su Europa: un capolavoro di parzialità e un'analisi più accurata
Testata: Europa Data: 27 maggio 2003 Pagina: 1 Autore: Dan Rabà Titolo: «Sharon, l’uomo degli insediamenti. Sarà lui ora a demolirli, contro i coloni»
Nella prima pagina del quotidiano campeggiano le due foto affiancate di Abu Mazen (che ovviamente viene prima!) e di Sharon. Il testo della didascalia, preso dalla AP senza nessun commento, è un capolavoro di errori e parzialità:
Sarà domani il primo faccia a faccia tra Abu Mazen e Ariel Sharon: il politico che non ama comparire e il falco guerrafondaio
Innanzi tutto, non è il primo incontro tra i due, come lo stesso quotidiano riferiva giorni fa, e già questo dovrebbe squalificare il resto delle informazioni fornite e farci chiedere se su Europa leggono quello che scrivono loro stessi.
Ad un Abu Mazen schivo e riservato (e c’è da chiedersi come abbia fatto ad arrivare a l’incarico di Primo ministro), nonché (è sottinteso) grande pacifista, si contrappone il mostro Sharon: il quale, per dirla tutta, per arrivare a queste trattative ha messo in gioco la sua credibilità davanti agli elettori e si è inimicato parte del Likud e gran parte degli altri partiti che sostengono il suo governo, ma questo ovviamente non conta. ci sarà anche Bush jr, altro pacificatore improbabile Ovviamente non poteva mancare l’accenno a Bush boia, altrimenti che completezza di punti di vista sarebbe stata?
Segue l’ovvia (?) conclusione:
Proprio per questo, potrebbero riuscire E’ stupefacente: l’incontro potrebbe finire bene proprio perché ci sono un falco guerrafondaio e un pacificatore improbabile. Dunque sembra proprio che il giornalista pensi che l’unico modo di fare la pace con i palestinesi è essere falchi guerrafondai e pacificatori improbabili: buono a sapersi.
A pagina 6 del giornale c’è anche un articolo di Dan Rabà:
"Sharon, l’uomo degli insediamenti. Sarà lui ora a demolirli, contro i coloni"
Il tono dell’articolo è finalmente un po’ diverso da quelli a cui siamo abituati su Europa, affiancando ad analisi discutibili anche qualcosa di più valido. la memoria torna ai fatti di Iamit, quando gli israeliani restituirono il Sinai all’Egitto. E fu proprio Sharon a dover sgomberare con l’esercito il villaggio israeliano di Iamit
Ecco che il "falco guerrafondaio" si rivela per quello che è: molto semplicemente un uomo amante del suo paese, per amore del quale prende le misure che crede opportune, a volte fermezza, a volte concessioni, come ogni politico fa dappertutto.
Però questa affermazione è contraddetta dall’altra: (i coloni) difesi dall’esercito perfino nelle provocazioni più estreme
Ma come? Non dice che l’esercito li ha sgomberati da un villaggio definito "israeliano"?
A parte questa caduta di tono il giornalista fa un’analisi abbastanza accurata delle diverse anime che caratterizzano il dibattito politico in Israele, delle problematiche derivanti dalla crescita demografica della popolazione arabo-israeliana, di come l’opposizione della destra israeliana alla Road Map sia essenzialmente l’impossibilità (derivata dall’esperienza) di credere che i palestinesi mettano fine davvero al terrorismo.
Soprattutto mostra come Sharon sia un politico fermo ma concreto, disposto a riconoscere uno Stato palestinese e anche a mettersi contro i "coloni", e non il falco guerrafondaio della prima pagina. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Europa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.