Diego Gabutti Corsivi controluce in salsa IC << torna all'indice della rubrica

Periscopio 29/08/2023

Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 29/08/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti. Evgeny Viktorovich Prigozhin La Russia è sull’orlo del disastro. Se le viti non saranno adeguatamente strette, l’aereo si sgretolerà in volo. Evgenij Prighozin (repubblica.it). L’eternità è un bel posto: / me lo tengo stretto in questi tempi oscuri. Miodrag Palovič, Nella quiete di San Sava a Caria (in L’ultimo pranzo, Le Lettere 2004). Se il tentativo d’attacco con i missili Nato alla centrale nucleare di Desnogorsk sarà confermato, dovremmo considerare lo scenario d’un attacco russo simultaneo alle centrali nucleari di Pivdenno-Ukrainska, Rivne e Khmelnytsky, nonché agli impianti nucleari nell’Europa orientale. Che c’è da meravigliarsi? Dmitry Medvedev 1. Siamo aperti al dialogo con chiunque voglia la pace. Vladimir Putin 1. Non credo a un’intesa finché Zelensky rimarra al potere. Angelo D’Orsi 1, il Fattosky quotidiano. Prima che il potere sovietico la creasse dopo la rivoluzione d’ottobre, l’Ucraina neppure esisteva. Ciò è ben noto. Vladimir Putin 2. Una colossale discordia tra le élite, tra l’establishment conservatore repubblicano e il segmento liberal portato avanti dal Partito democratico, ha fatto a pezzi l’America. Tali conflitti interni molto spesso finiscono in una guerra civile. Dmitry Medvedev 2. L’aereo del capo della Wagner è esploso in cielo. Il messaggio di Putin è diretto: io sono l’unico al comando, nessuna pietà per gli oppositori. Ma se tu guidi una guerra e devi licenziare il tuo generale più importante, poi elimini anche il capo della milizia che ha avuto un ruolo fondamentale nelle tue campagne militari, allora la situazione [è] tutt’altro che tranquilla. Anne Applebaum (Lorenzo Cremonesi, Corriere della Sera). Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cinque paesi aderenti al Brics, hanno concordato l’inclusione d’altri sei paesi. Alcuni erano attesi. Ma ci sono anche alcune sorprese, annunciate dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa durante il summit di Johannesburg: Argentina, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti, Iran e Arabia Saudita. FrankfurterRundschuau. Quanto sarà pericoloso per noi questo blocco di tiranni? Titolo di Bild-Zeitung (bild.de). Un rapporto di Human Rights Watch accusa le guardie di frontiera saudite d’un massacro di migranti al confine yemenita. Centinaia di etiopi che attraversavano lo Yemen devastato dalla guerra per raggiungere l’Arabia Saudita sono stati uccisi. I migranti sopravvissuti hanno parlato di terrificanti attraversamenti notturni nel corso dei quali grandi gruppi di profughi, tra cui molte donne e bambini, sono stati respinti con le armi (arti mozzati dagli spari, cadaveri lasciati sui sentieri) mentre tentavano di superare la frontiera in cerca di lavoro nel regno del petrolio. it.dayfr.com Lungo la stradina arrivano / strani unicorni. / Da quale campagna, / da quale bosco mitologico?  Federico García Lorca, Paseo (in Tutte le poesie e tutto il teatro, Newton Compton 2011). Nessuno potrà essere Senatore, Rappresentante al Congresso, elettore del Presidente e del Vice Presidente o ricoprire alcuna carica civile o militare sotto gli Stati Uniti dopo essersi impegnato in un’insurrezione o ribellione contro lo Stato, o dato aiuto o conforto ai suoi nemici. «Interdizione dall’ufficio per insurrezione o ribellione», 14mo emendamento della Costituzione, sezione 3. Laurence Tribe, professore emerito a Harvard, forse il più famoso costituzionalista americano, e l’ex giudice conservatore J. Michael Luttig hanno scritto sull’Atlantic che questo paragrafo esclude Trump dalle prossime presidenziali, anche senza una condanna in tribunale, perché ha pubblicamente difeso gli assalitori del Congresso. Paolo Mastrolilli, Repubblica. E la tanto strombazzata egemonia culturale [di destra]? Al confronto i nani e le ballerine del Psi di Craxi erano la scuola d’Atene dipinta da Raffaello, e in effetti lo stuolo d’intellettuali era imponente. E la stessa Forza Italia delle origini attirò belle teste. Persino a Gianfranco Fini andò meglio. Qui, zero. Strillano forte i giornali di destra imbaldanziti dalla presa del potere, ma sono gli stessi che suonavano il piffero della destra già prima del 25 settembre 2022. Mario Lavia, Linkiesta. Fascismo? È la coperta di Linus della sinistra. Giorgia Meloni (La7). 2004, Atreju, festa nazionale di Azione Giovani. Presidente dell’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale è all’epoca una ventisettenne Giorgia Meloni. Marcello De Angelis, l’ex terrorista nero oggi capo della comunicazione della Regione Lazio, canta Claretta e Ben, uno dei brani cult – dedicato a Claretta Petacci e Benito Mussolini – del gruppo musicale che De Angelis ha fondato nel 1993: il 270bis [cioè l’articolo del Codice penale «che punisce le cosiddette associazioni sovversive»... notare il «cosiddette»]. Paolo Berizzi, Repubblica. [Ebrei] razza di mercanti. / Gridano «shalom» bruciandoci le case, / cantano «pace» e ci violentano le donne. Marcello De Angelis e i 270bis, Settembre nero. [Dopo il concerto] Meloni e De Angelis posano abbracciati in una foto ufficiale. lettera43.it Intellighenzia di destra, a noi! Dal web. Qualcosa si sta muovendo a destra della destra. Una galassia di sigle piccole e piccolissime, unite dall’antiamericanismo e dal tradizionalismo, più che bendisposte verso le ragioni di Vladimir Putin, e che hanno trovato nel libro del generale Vannacci un manifesto politico e un potentissimo richiamo della foresta. Francesco Grignetti, La Stampa. Un uomo con il curriculum di Vannacci non viene congelato all’Istituto geografico militare senza una ragione precisa. E questa ragione sta nelle posizioni estremamente favorevoli a Putin maturate nel periodo in cui è stato addetto militare a Mosca dal febbraio 2021. Incarico delicatissimo anche perché è coinciso con l’aggressione all’Ucraina. È stata questa posizione a bruciare la carriera di Vannacci: una nazione Nato esposta come la nostra in favore dell’Ucraina non può avere a un alto livello militare ambiguità di questo genere. Bruno Vespa, Quotidiano nazionale. [Per un po’] la popolarità ti dà l’illusione di essere qualcuno. Roberto Gervaso. Diego Gabutti