Tre città francesi vietano lo spettacolo del comico antisemita Dieudonné Commento di Luca Spizzichino
Testata: Shalom Data: 28 agosto 2023 Pagina: 1 Autore: Luca Spizzichino Titolo: «Tre città francesi vietano lo spettacolo del comico antisemita Dieudonné»
Riprendiamo da SHALOM online l'analisi di Luca Spizzichino dal titolo "Tre città francesi vietano lo spettacolo del comico antisemita Dieudonné".
Luca Spizzichino
Dieudonné
Diversi sindaci francesi, tra cui quelli di Tolosa, Lione e Grenoble, hanno vietato gli spettacoli del tour estivo di Dieudonné, considerati “provocazioni sgradite” e “potenziale incitamento all’odio verso gli ebrei”. La decisione è arrivata dopo che il direttore per le relazioni internazionali del Centro Simon Wiesenthal, Shimon Samuels, aveva più volte allertato le autorità nazionali e locali sulle minacce poste dal comico, che il Centro considera uno "pseudo-comico diventato polemista arciantisemita". Dieudonné M'bala M'bala, noto anche semplicemente come Dieudonné, è noto per aver inventato un saluto nazista capovolto, conosciuto come “quenelle”, per le sue posizioni antisioniste, spesso sfociate in accuse di antisemitismo, e per i suoi contatti con personaggi come lo storico negazionista della Shoah Robert Faurisson, oltre che per la sua complicità con il regime iraniano. Dieudonné nel 2013 ha subito due condanne con annesse ammende, per un totale di 48.000 euro, per avere espresso idee antisemite durante i suoi spettacoli. L'11 gennaio 2015, dopo la manifestazione pubblica svoltasi a Parigi per esprimere solidarietà alle vittime dell'azione terroristica contro i disegnatori della rivista Charlie Hebdo e contro il supermercato ebraico Hyper Casher, Dieudonné ha scritto su Facebook di sentirsi “Charlie Coulibaly”, mettendo insieme il nome del giornale satirico colpito dall'attentato e quello di uno dei terroristi, Amédy Coulibaly, quest'ultimo autore della strage nel supermercato ebraico. Per tale motivo il comico è stato arrestato per apologia di terrorismo il 14 gennaio successivo e rilasciato dopo poche ore dalla polizia francese in attesa di essere sottoposto al processo, dove è stato condannato a due mesi di carcere con sospensione condizionale della pena. Il 3 agosto 2020 è stato bandito dalle piattaforme Facebook ed Instagram per aver utilizzato termini dispregiativi e disumanizzanti per descrivere gli ebrei e le vittime della Shoah. Samuels ha ringraziato i sindaci per aver ascoltato gli avvertimenti del Centro Simon Wiesenthal, soprattutto perché in queste città gli islamisti sono stati attivi e perfino mortali, come nel caso di Tolosa, dove nel 2012 un jihadista uccise 3 bambini e un insegnante nella scuola Otzar Hatorah. La città è anche la base del Collettivo Palestina Vaincra (CPV – 'Association Palestine Will Vanquish'), che ha legami con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), un gruppo terroristico che combina il nazionalismo arabo con l’ideologia marxista-leninista. "Il CPV è noto per l'appropriazione indebita di cartelloni pubblicitari dei trasporti pubblici per esporre manifesti antisemiti, per la campagna per il BDS e per l'organizzazione di conferenze che glorificano i terroristi. - ha dichiarato il Centro Wiesenthal - Resta oggetto di un "decreto di scioglimento" sulla base del fatto che "incita all'odio, alla violenza e alla discriminazione... sostiene e legittima il terrorismo e una virulenta retorica antisemita e antisionista". "Speriamo che questa sia l'occasione per ampliare l'elenco delle città francesi che adottano la definizione di antisemitismo dell'IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance)", ha concluso Samuels.
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