Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Viola farà la critica di Incantesimo? Paolo Longo va a Pechino e Viola piange
Testata: La Repubblica Data: 26 maggio 2003 Pagina: 49 Autore: Sebastiano Messina Titolo: «Ariel Sharon nuovo direttore della Rai?»
Non bisogna mai disperare: esiste sempre di peggio. Questo è il pensiero che ci è venuto leggendo l'articolo ed il titolo di cui ci occupiamo oggi. Pensavamo che Repubblica avesse, purtroppo non di rado, raggiunto il punto più basso dei livelli di qualità professionale e di intelligenza che un lettore ha il diritto di chiedere ad un giornalista, dal quale egli spera di ottenere spiegazioni che lo aiutino a conoscere e capire. In particolare quando si parla di Medio Oriente, di Israele, di Palestina. Ed invece, ecco che punta la sorpresa alla quale nessuno avrebbe mai osato pensare.
Per chi non lo sapesse, Sebastiano Messina è un giornalista che si occupa di critica televisiva, punto e basta; la rubrica che lo vede protagonista si chiama "Fuori onda", e si trova nella pagina delle trasmissioni televisive, prima delle previsioni del tempo.
Ebbene, lo spostamento di Paolo Longo da Gerusalemme a Pechino lo ha talmente scosso da fargli sospettare che Sharon - sempre lui, il cattivone! - avesse ordinato a Berlusconi di mandarlo via perché non gradisce il modo in cui Longo descrive i fatti spesso tragici della cronaca locale.
Dopo averlo affettuosamente dipinto nel suo aspetto fisico ("con la barbetta sale e pepe e gli occhiali un pò retrò") Messina ne illustra le doti senza temere di cadere in eccessi: "Ci spiega i fatti con sobrietà esemplare, senza mai un aggettivo o un superlativo di troppo. Arriva tempestivamente sui luoghi degli attentati, o degli scontri, e con quel suo tono pacato fa subito il punto della situazione, lasciandoci puntualmente ammirati per l' equilibrio e la lucidità delle sue corrispondenze" e via di questo passo.
Forse Messina si confonde con il Processo del Lunedi di Biscardi : ha sbagliato canale e non se n'è accorto?
Comunque sia, da questo sperticato elogio Messina deduce che Longo avrebbe dovuto essere inamovibile - in fondo aveva chiesto lui di andare a Gerusalemme! - e che la sola spiegazione plausibile del suo spostamento - a Pechino, che schifo! - sia da cercare nelle pressioni del governo israeliano.
Chiariamo subito una cosa: certamente le cronache di Paolo Longo non sono piaciute al governo israeliano, ai cittadini israeliani, ed a chiunque rispetti l'equilibrio, l'obiettività, la serenità delle constatazioni e dei giudizi. Certamente, non sono mai piaciute a noi, che spesso ce ne siamo occupati nelle nostre quotidiane recensioni ed ancora più spesso abbiamo letto le proteste indignate dei telespettatori. Longo è certamente pacato nel parlare, il suo italiano è gradevole, ma questi sono strumenti del mestiere che non testimoniano necessariamente anche una pacatezza di giudizio. Non è necessario urlare e scomporsi per manipolare l'informazione: basta presentare la propria visione personale delle cose come se fosse la Verità.
Ed è questo che Longo ha spesso fatto.
Allora, per accontentare Messina ed i fans di Longo, rendendo anche un servizio agli utenti dell'informazione televisiva e cartacea, proponiamo a Repubblica:
1) di scrivere che Longo è stato allontanato da Gerusalemme non per ottemperare ad una richiesta di Sharon, bensì delle migliaia di telespettatori che nei due anni trascorsi hanno manifestato il loro disgusto a "informazionecorretta"
2) di far scrivere da ora in poi a Sandro Viola le recensioni di "Incantesimo".
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione de La Repubblica. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compiata e spedita.