La minaccia di Hezbollah incombe da Nord Il Libano la base dei terroristi addestrati e armati dall'Iran
Testata: ANSA Data: 22 agosto 2023 Pagina: 1 Autore: Ansa Titolo: «Tra le postazioni degli Hezbollah che scrutano l'Alta Galilea»
Riprendiamo oggi, 22/08/2023, da ANSA la notizia "Tra le postazioni degli Hezbollah che scrutano l'Alta Galilea".
(ANSAmed) - COLLINE DI KFAR SHOUBA (SUD DEL LIBANO), 21 AGO - Accovacciato tra i cespugli delle montagne contese tra Libano, Israele e Siria un jihadista sciita degli Hezbollah, il partito armato libanese alleato dell'Iran, scruta l'orizzonte dell'Alta Galilea e punta lo sguardo su Kiryat Shmona in Israele. Accanto a lui, un altro miliziano, col volto coperto e in mimetica scura, controlla il funzionamento della telecamera che il Partito di Dio ha installato solo alcune settimane fa in un territorio di fatto controllato da Israele e che si trova per poche decine di metri oltre la Linea Blu di demarcazione tra Libano e Israele. I due jihadisti sono osservati costantemente dalle due vicine basi militari israeliane, la 467A e la 466, e dal posto di osservazione Op-6 dei militari indiani di Unifil, il contingente internazionale dell'Onu da mezzo secolo schierato nel sud del Libano, a ridosso della Linea Blu, e di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani.
Poco più a nord, stazionano inermi e quasi disarmati alcuni militari libanesi, unica presenza simbolica di uno Stato di fatto inesistente. ANSAmed ha avuto esclusivo accesso in questo fazzoletto di terra, le Fattorie di Shebaa, fortemente militarizzato e incastonato in una delle zone più calde di tutto il Medio Oriente, dove da maggio scorso gli Hezbollah hanno eretto, oltre le linee nemiche, un inedito posto di osservazione, composto da due tende, due telecamere di sorveglianza montate su altrettanti piloni, e una struttura prefabbricata usata come toilette per i miliziani. I militari indiani dell'Onu affermano ad ANSAmed che "finora non ci sono stati scontri" tra gli Hezbollah e i militari israeliani, ma mostrano foto di un episodio in cui le parti si sono trovate faccia a faccia a pochi metri di distanza separati solo dalla presenza fisica di alcuni caschi blu di Unifil. La tensione è continuata a salire nelle ultime settimane tra Israele e Hezbollah in diversi punti della Linea Blu, tra cui le Fattorie di Shebaa, le Colline di Kfar Shuba, Ghajar. Da giugno, osservatori israeliani e libanesi hanno ripetutamente lanciato l'allarme di una possibile guerra su larga scala tra i miliziani filo-iraniani e Israele, più sanguinosa di quella che fece tremare la regione nel 2006. In un contesto dominato da quelle che appaiono come continue provocazioni tra le parti, il prossimo 31 agosto il Consiglio di sicurezza dell'Onu è chiamato a rinnovare il mandato annuale di Unifil. Proprio i vertici di Unifil sono riusciti a organizzare nei giorni scorsi una riunione tripartita tra militari libanesi e israeliani per discutere l'allentamento della tensione nella zona frontaliera e la ripresa della demarcazione della Linea Blu. Ma dalle speculari prospettive di Hezbollah e Israele la risoluzione della contesa territoriale non sarebbe necessariamente una buona notizia. Analisti locali insistono nel ricordare quanto sia utile a entrambe le parti, per mantenere il consenso interno, alimentare la retorica del "nemico esterno". A pochi passi dalle tende erette a maggio da Hezbollah sventola la bandiera nera e rossa del jihadismo militante sciita transnazionale, con su scritto "Ya Hussein" (Oh Hussein), per ricordare il "martirio" dell'imam Hussein nella famosa battaglia di Karbala del 680 d.C. Il miliziano filo-iraniano in mimetica scura continua a scrutare l'Alta Galilea, come se una nuova battaglia di Karbala dovesse scoppiare in questo angolo di Medio Oriente, a 830 metri sul livello del mare, nell'area di Bastarra, oltre la Linea Blu, nel territorio da decenni controllato da Israele ma rivendicato dal Libano e dalla Siria. (ANSAmed).
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