Ucraina, arrivano gli Abrams Cronaca di Giuseppe Agliastro
Testata: La Stampa Data: 09 agosto 2023 Pagina: 16 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «Arrivano gli Abrams»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 09/08/2023, a pag.16, con il titolo 'Arrivano gli Abrams' l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Volodymyr Zelensky
Non si fermano i massacri di civili in Ucraina. È salito ad almeno sette morti e 82 feriti il drammatico bilancio del bombardamento che lunedì sera ha straziato la cittadina di Pokrovsk, nell'Est del Paese. E mentre la controffensiva dei soldati di Kiev incontra difficoltà che destano preoccupazione tra alcuni funzionari statunitensi e occidentali, l'esercito Usa fa sapere alla Cnn che Washington sta accelerando per fornire alle truppe ucraine i carri armati americani Abrams in modo che il primo lotto dei 31 tank arrivi per l'inizio dell'autunno. Il governo ucraino accusa le forze armate russe di aver sparato due missili contro obiettivi civili a Pokrovsk e di aver colpito la stessa zona a distanza di meno di 40 minuti con l'obiettivo di mietere vittime anche tra i soccorritori che nel frattempo erano giunti sul posto. Si tratta di una pratica crudele che l'esercito russo è accusato di aver usato anche in Siria. E la coordinatrice umanitaria dell'Onu in Ucraina, Denis Brown, non ha esitato a condannare il bombardamento definendolo «assolutamente spietato» e «una grave violazione» del diritto internazionale. Secondo le autorità di Kiev, i raid sono avvenuti alle 19.15 e alle 19.52, ed è per questo che tra i feriti ci sarebbero ben 42 tra operatori dei servizi di emergenza, poliziotti e militari. Tra coloro che hanno perso la vita nell'attacco c'è anche il vice comandante regionale della Protezione civile, Andrii Omelchenko. Come al solito, Mosca tace sulle vittime civili, e sostiene di aver colpito un posto di comando ucraino. «Una completa menzogna», ribatte un portavoce dell'esercito di Kiev. Quella di Pokrovsk è l'ennesima, tremenda, strage di innocenti della guerra ordinata da Putin. Una guerra nella quale sono morti tantissimi civili (almeno 11 nelle ultime 24 ore secondo il governo ucraino). Le immagini che arrivano da questa città a 40 chilometri dal fronte mostrano scene terribili: edifici visibilmente danneggiati e una palazzina fatta a pezzi, con il quinto e ultimo piano quasi completamente distrutto e cumuli di macerie tutt'attorno, anche in un parchetto per bambini lì vicino. Secondo le autorità locali, gli edifici danneggiati sono almeno 12, e pare che i missili non abbiano risparmiato neanche l'albergo «Druzhba» («Amicizia») e la pizzeria «Corleone», entrambi popolari tra i giornalisti inviati in Ucraina. Un'altra pizzeria era stata colpita dall'esercito russo a fine giugno a Kramatorsk, in un bombardamento in cui morirono almeno 13 persone. Aumentano intanto perplessità e dubbi degli americani sulle capacità delle forze ucraine di riconquistare il territorio occupato. Lo hanno riferito alcune fonti Usa alla Cnn che hanno avuto accesso ai briefing dell'intelligence. Le prossime due settimane offriranno una chiave di lettura e consentiranno di capire se i progressi fatti potranno – spiega un diplomatico occidentale – veramente cambiare l'equilibrio del conflitto. Ma a Washington la maggior parte delle voci sprizzano scetticismo, che il deputato Mike Quigley, democratico dell'Illinois, reduce da un incontro con il comando Usa in Europa, ha tradotto: «Questo è il momento più difficile del conflitto». Sono essenzialmente tre i punti che stanno zavorrando l'offensiva ucraina. Anzitutto le difese russe multilivello si sono dimostrate più solide del previsto sia nell'Est sia nel Sud. Campi minati e una sequenza di trincee hanno impedito alle forze ucraine di avanzare e quando qualche successo si è registrato è avvenuto a caro prezzo. Il secondo elemento di criticità sono proprio le perdite umane e di equipaggiamento. Infine c'è il fattore tempo: l'avvicinarsi dell'autunno complicherà le condizioni sul campo di battaglia e quindi la finestra temporale per Kiev di avanzare si sta restringendo. Il Pentagono sin dalla scorsa estate spinge perché gli ucraini siano più flessibili nella tattica di battaglia. L'idea del segretario della Difesa Lloyd Austin è quella di creare unità di combattimento integrate, dove all'artiglieria dei carri armati, si aggiunga una controffensiva missilistica a supporto delle incursioni. È uno schema che finora è stato applicato raramente, prediligendo gli ucraini una guerra centrata interamente sull'artiglieria pesante.
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