Testata: La Stampa Data: 08 agosto 2023 Pagina: 16 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «Zelensky nel mirino»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 08/08/2023, a pag.16, con il titolo 'Zelensky nel mirino' l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Volodymyr Zelensky
Un «massiccio attacco aereo» su Mykolaiv proprio durante una visita di Volodymyr Zelensky. È così che il Cremlino avrebbe voluto uccidere il presidente ucraino per tentare di mettere in ginocchio il Paese invaso e le sue forze armate: almeno stando a quanto suggerisce un rapporto pubblicato ieri dall'intelligence ucraina e la cui veridicità è impossibile da verificare. Ma per avere delle chance di successo, Mosca avrebbe dovuto conoscere i movimenti di Zelensky, e di questo si sarebbe occupata una donna che gli 007 di Kiev sostengono di aver arrestato «in flagrante» mentre «tentava di passare delle informazioni ai russi». I servizi segreti ucraini (Sbu) non dicono esplicitamente che Zelensky fosse un obiettivo del Cremlino, ma sostengono che la donna arrestata abbia «tentato» di conoscere luoghi e tempi della sua visita a Mykolaiv, cosa che non può che far pensare a un tentativo di omicidio. Resta comunque impossibile dire se le cose stiano o meno come afferma l'intelligence ucraina, che finora non sembra aver fornito prove inequivocabili delle accuse. Zelensky è stato a Mykolaiv a giugno per constatare i terribili danni del disastro della diga di Kakhovka, e a luglio, quando ha visitato degli ospedali. Secondo l'Sbu è proprio in uno di questi due frangenti che avrebbe agito la donna, identificata solo come un'abitante della cittadina di Ochakiv che lavorava in un negozio all'interno di una base militare. I servizi segreti ucraini hanno pubblicato una foto che la ritrae con due agenti a volto coperto, ma i visi di tutti e tre sono pixellati e non riconoscibili. La persona sospettata rischia fino a 12 anni di carcere. Ma non è stata arrestata subito. L'Sbu sostiene infatti di aver adottato ulteriori misure di sicurezza per impedire che Mosca riuscisse a mettere in atto il suo presunto piano e di aver posto sotto controllo la donna scoprendo così che - sempre stando alle accuse non verificabili che le sono rivolte - intendeva fornire alla Russia informazioni su depositi di munizioni e sistemi di difesa ucraini nella zona di Mykolaiv. «Sono stato informato della lotta contro i traditori», è stato il commento di Zelensky che, a quanto se ne sa, è già scampato a diversi tentativi di assassinio. La diplomazia internazionale intanto tenta difficili passi verso la pace. Stando a una fonte nel governo turco interpellata da Ria Novosti, in un incontro con Putin atteso nel prossimo futuro, l'autoritario Erdogan vorrebbe proporre una ripresa dei colloqui di pace con l'obiettivo di un cessate il fuoco anticipato. Un'ipotesi che però non piace a Kiev, che ieri ha subito ribadito che l'unica opzione che ritiene accettabile è quella del ritiro delle truppe russe «ai confini del 1991» perché «tregue immediate e negoziati qui e ora» potrebbero «dare alla Russia il tempo di restare nei territori occupati». Mosca invece ribadisce di non voler mollare le regioni ucraine che si è annessa illegalmente e punta il dito contro i colloqui di Gedda dei giorni scorsi sostenendo che «nessun incontro sulla crisi ucraina ha il minimo valore aggiunto» senza la sua partecipazione. Ma in Arabia Saudita c'erano i rappresentati di alcuni Paesi ritenuti in buoni rapporti con la Russia, compresa la Cina, secondo la quale i colloqui aiutano a «consolidare il consenso internazionale sulla soluzione della crisi ucraina». Pechino sembra voler partecipare anche ai prossimi incontri di questo tipo e in una telefonata tra i ministri degli Esteri di Russia e Cina ha ribadito di cercare un approccio che definisce «neutrale». Nessuna svolta, ma un inizio di dialogo. L'atroce guerra scatenata da Putin in Ucraina continua però senza tregua. Ieri sera la presidenza ucraina ha accusato le truppe russe di aver bombardato la città di Pokrovsk con due missili colpendo anche un condominio. Le autorità riferiscono di almeno cinque morti e 31 feriti, ma le operazioni di soccorso sono ancora in atto e questo tragico bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. Nelle ore precedenti, Kiev aveva denunciato l'uccisione di almeno altri quattro civili nei raid delle truppe russe nelle regioni di Kherson, Dnipropetrovsk e Kharkiv.
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