Diario estivo israeliano di Deborah Fait
A destra: Chen Amir, ferito gravemente nell'attentato palestinese di sabato sera a Tel Aviv, è morto. Aveva solo 42 anni (segnalazione di Silvia Grinfeld)
Ennesimo attentato a Tel Aviv.
Chen Amir, 40 anni, sabato sera ha evitato una strage affrontando un uomo sospetto che si aggirava nei pressi di un centro commerciale affollatissimo. Amir e due suoi colleghi poliziotti si sono avvicinati all’uomo per chiedere i documenti. Quest’ultimo, come un fulmine, ha tirato fuori una pistola e ha sparato in testa a Chen Amir che era il più vicino a lui. I due poliziotti sono riusciti a neutralizzarlo mentre scappava e mandarlo nel paradiso di Allah. Il terrorista, Kamal Abu Ahmed, 22 anni, veniva da un villaggio vicino a Jenin e aveva lasciato un biglietto che voleva diventare “martire”. È stato accontentato, adesso si divertirà con le 72 vergini promesse ai martiri (leggi assassini) e la sua famiglia si arricchirà grazie all’odio che mangia la loro anima e che li rende infami. Chen Amir, eroe d’Israele, lascia la moglie e tre bambine. Il dolore e l’amore di Israele. Che la terra gli sia lieve.
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Il ministro Itamar Ben Gvir contestato dagli israeliani in vacanza in Grecia
“Deve essere bello poter dormire in una democrazia” gridavano i manifestanti israeliani davanti all’albergo dove soggiorna Itamar Ben Gvir, in vacanza a Cipro. Con il permesso della polizia cipriota i manifestanti hanno circondato pacificamente l’albergo per scandire, cantando, le loro proteste contro il peggior ministro della coalizione dell’attuale governo Netanyahu. Per poter uscire dall’albergo il ministro dovrebbe mascherarsi per non farsi riconoscere. Del resto fare il pagliaccio è la cosa che gli riesce meglio.
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Canada: Gli ebrei sono il primo bersaglio per i crimini d’odio
Gli ebrei residenti in Canada sono il bersaglio preferito dai razzisti, il 67% di tutti i crimini contro le minoranze etniche e religiose è dedicato agli ebrei. Crimini che stanno aumentando paurosamente, nel 2022 gli attacchi agli ebrei sono stati 502 (quelli riportati e noti alla polizia), con un aumento del 52% dal 2020. Shimon Koffler Fogel, CEO e presidente del Centro per Israele e gli affari ebraici, ha detto :”L’antisemitismo non è solo un pericolo, è un grande problema che sta crescendo in modo esponenziale e fa paura. Dobbiamo lavorare insieme per fermarlo”. Parole che sento dire da quando ho memoria, parole, solo parole perchè ciò che non è scomparso in più di 2000 anni, nemmeno dopo la Shoah, è destinato a passare di generazione in generazione. Gli ebrei sono l’unico popolo che continuano a odiare, secolo dopo secolo. Israele è l’unico paese al mondo minacciato di distruzione. Le motivazioni sono varie: invidia per quello che il popolo ebraico è e dimostra di essere, generazione dopo generazione, rabbia per quello che Israele è riuscito a fare e a creare in soli 75 anni, rancore perché nonostante i loro sforzi, non riescono ad eliminarci dalla faccia della terra. Tutto condito con l’odio razziale e religioso. Questo significa solo una cosa tremenda: ci odieranno per sempre.