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La Repubblica Rassegna Stampa
26.07.2023 Mosca all’Italia: non riconoscete l’Holodomor. Il voto al Senato sul genocidio ucraino
Cronaca di Anna Lombardi

Testata: La Repubblica
Data: 26 luglio 2023
Pagina: 15
Autore: Anna Lombardi
Titolo: «Mosca all’Italia: non riconoscete l’Holodomor»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 26/07/2023, a pag.15 con il titolo “Mosca all’Italia: non riconoscete l’Holodomor”, la cronaca di Anna Lombardi.

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Anna Lombardi

The Holodomor Exhibit – A Look Back at Stalin's 1932-1933 Genocide in  Ukraine | WGCU PBS & NPR for Southwest Florida

Il Senato italiano ha rinviato (ma solo di pochi giorni, assicura il presidente La Russa) il voto previsto ieri sulla mozione bipartisan di riconoscimento dell’ “Holodomor” come genocidio. L’Holodomor è lo “sterminio per fame” perpetrato dall’Unione Sovietica di Stalin a inizio anni Trenta per piegare la resistenza dei contadini alla collettivizzazione delle terre attraverso una spietata politica di requisizione dei raccolti, e poi impedendo con la forza gli spostamenti di chi stava morendo di fame. In sei mesi, nel 1932, morì un numero imprecisato di persone: fra i 2 e i 5 milioni, anche se sulla cifra esatta gli storici non concordano. Gli ucraini lo hanno riconosciuto come genocidio fin dal 2008 e da allora lo commemorano ogni quarto sabato di novembre. Altre 18 nazioni (e fra queste Stati Uniti, Canada, Germania) hanno fatto altrettanto, insieme all’Europarlamento. In Italia una mozione è già stata approvata all’unanimità dalla Commissione Esteri della Camera a febbraio. Ore prima del rinvio del voto di ieri, una nota dell’ambasciata russa di Roma ha però invitato a non equiparare i morti della carestia a un “genocidiodel popolo ucraino”. «Fu tragedia comune, risultato della sovrapposizione di errori gestionali da parte delle amministrazioni regionali delle zone agricole dell’Urss sulle condizioni climatiche sfavorevoli dei primi anni Trenta il cui ricordo unisce i popoli di Russia, Ucraina e Kazakistan », ha scritto la rappresentanza diplomatica sui suoi social. «Pagine da studiare bene. E questo è possibile solo sulla base di ricerche professionali e obiettive. Chi, con tenacia degna di miglior applicazione, porta avanti la tesi dell’“holodomor-genocidio”, non si interessa all’accuratezza scientifica e all’autenticità storica. Ma ricorre alle manipolazioni e distorsioni, falsificazioni dei dati sui numeri dei morti. Tutto questo si fa con un solo obiettivo: massimizzarela disunione dei popoli uniti dai plurisecolari legami storici, culturali e spirituali», affermano. Per poi rivolgersi direttamente ai membri della Camera Alta: «Si spera che i senatori italiani, a differenza dei colleghi della Camera bassa, mostrino lungimiranza e ampiezza di vedute storiche e non seguano la via della propaganda del mito politico e ideologico fomentato dalle autorità ucraine per compiacere le forze ultranazionaliste, neonaziste e russofobe e i loro padroni angloamericani». Affermazioni cui ha voluto rispondere il Ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Dobbiamo tenere aperto il dialogo con Mosca, ma lettere così si rispediscono al mittente». Un nuovo voto potrebbe essere fissato già la prossima settimana.

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