venerdi 22 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






ANSA Rassegna Stampa
22.07.2023 Israele, i riservisti contro la riforma della giustizia
Continuano le proteste in tutto il Paese

Testata: ANSA
Data: 22 luglio 2023
Pagina: 1
Autore: Ansa
Titolo: «Mille riservisti dell'aviazione Israele contro riforma giustizia - In 10mila marciano verso Gerusalemme contro la riforma giudiziaria»
Riprendiamo oggi, 22/07/2023, da ANSA le notizie "Mille riservisti dell'aviazione Israele contro riforma giustizia", "In 10mila marciano verso Gerusalemme contro la riforma giudiziaria".

"Mille riservisti dell'aviazione Israele contro riforma giustizia"

Israele, 100mila a Tel Aviv contro il governo Netanyahu - Medio Oriente -  ANSA

TEL AVIV - Oltre mille riservisti dell'aviazione, fra cui centinaia di piloti, hanno inoltrato oggi una lettera ai deputati della Knesset, al capo di stato maggiore generale Herzi ha-Levi e al comandante dell'aviazione militare generale Tomer Bar per informarli che sospenderanno la propria attività di volontari nella riserva se il Parlamento approverà, la settimana prossima, la prima fase della riforma giudiziaria intrapresa dal governo Netanyahu. Lo ha riferito la radio militare. "Una legislazione che consenta al potere di agire in maniera irragionevole e in modo estremistico - scrivono - si ripercuoterà sulla sicurezza del Paese. Provocherà una perdita di fiducia e indebolirà la mia disponibilità a continuare a rischiare la vita. Con mio profondo dolore, e in assenza di alternativa, mi obbligherà a sospendere la mia attività di volontario nella riserva". La via di uscita indicata dai firmatari è il raggiungimento di vaste intese fra governo e opposizione sulla riforma giudiziaria. "Una legislazione che influenzerà il carattere ebraico o democratico dello stato di Israele - ribadiscono - deve necessariamente essere sorretta da un vasto consenso popolare". Ieri, in un discorso alla nazione, il premier Benyamin Netanyahu ha denunciato fenomeni di "insubordinazione" nelle forze armate e ha affermato che essi stessi rappresentano un pericolo per la democrazia israeliana.

***

"In 10mila marciano verso Gerusalemme contro la riforma giudiziaria"

THE STATE: Legislature: The Knesset
La Knesset

TEL AVIV - Mentre la Knesset si accinge ad approvare la settimana prossima la prima fase della riforma giudiziaria intrapresa da Benyamin Netanyahu (la 'limitazione della clausola di ragionevolezza'), gli oppositori e i sostenitori del governo sono impegnati in una mobilitazione generale dell'ultima ora. Almeno 10 mila israeliani, stima il sito Ynet, stanno marciando oggi dal Kibbutz Nachson, nel centro di Israele, verso Gerusalemme, un tragitto di oltre 20 chilometri. Una volta giunti in città progettano di radunarsi da domenica attorno alla Knesset, nelle ore che precederanno il voto che da più parti è considerato critico per il carattere democratico di Israele. I sostenitori del governo hanno organizzato per domenica una manifestazione di massa nella via Kaplan di Tel Aviv: un luogo che finora è stato associato alla protesta contro la riforma. "Abbiamo in Parlamento una maggioranza di 64 seggi (su 120, ndr). Non siamo cittadini di seconda categoria", hanno affermato in un annuncio a pagamento. Riferendosi alla riforma, hanno poi precisato che il governo sta "aggiustando in maniera responsabile" le mancanze del potere giudiziario accumulatesi negli anni. Sulla stampa religiosa spicca oggi un appassionato appello di autorevoli rabbini della destra nazionalista, fra cui Dov Lior, Shlomo Aviner, Israel Ariel ed Elyakim Levanon. "E' del tutto impensabile - scrivono questi religiosi, riferendosi alle manifestazioni di protesta - che una minoranza vociferante imponga il proprio volere alla maggioranza, mediante violenza e ricorrendo all'anarchia".

Per inviare a Ansa la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante


redazione.internet@ansa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT