Analisi di Barry Shaw, da Israele.net
Di recente si è parlato molto dell’armata criminale nota come Gruppo Wagner: gente che non si conforma in alcun modo all’etica militare convenzionale né alle leggi di guerra internazionali. Fino a quando non hanno minacciato di rivoltarglisi contro, costituivano l’esercito per procura del presidente russo Vladimir Putin che poteva agire in modo più spietato, e con maggior successo, rispetto al suo esercito convenzionale. Si potrebbe pensare che costituisse un caso unico, ma non è così. Si consideri Hezbollah, il gruppo Wagner dell’Iran. Agendo senza alcun vincolo internazionale, oggi controlla il paese in cui ha sede, il Libano. Opera liberamente anche in Siria, un paese guidato da un dittatore che si è mantenuto al potere assassinando in massa la propria popolazione e che ha un continuo bisogno di mastini che lo sostengano. Nel suo caso, il gruppo Wagner iraniano: Hezbollah. Il che ci porta al gruppo Wagner palestinese: Hamas. Anch’esso sponsorizzato dall’Iran, il gruppo Hamas ha usurpato il potere nella striscia di Gaza facendo ricorso a metodi intollerabili e raccapriccianti per scalzare e trucidare molti membri delle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese. Oggi l’Autorità Palestinese di Abu Mazen non può letteralmente mettere piede a Gaza, che è totalmente controllata dal gruppo Wagner palestinese. Come il suo equivalente russo, il gruppo Hamas non risponde e non obbedisce a nessuno, certamente non all’Autorità Palestinese. Tant’è vero che questo gruppo Wagner palestinese si è imposto anche in alcune città al di fuori della striscia di Gaza che ufficialmente dovrebbero essere sotto giurisdizione dell’Autorità Palestinese. A dirla tutta, nonostante la feroce rivalità politica, esiste una relazione simbiotica tra Autorità Palestinese e Hamas. L’Autorità Palestinese guidata da Abu Mazen si dedica all’indottrinamento della popolazione all’odio contro Israele ed ebrei e Hamas ne raccoglie i frutti praticando violenza e terrorismo. È strano – o forse no – che nessun paese, nessuna organizzazione internazionale, neanche l’Onu, nessuno di coloro che proclamano l’obiettivo di arrivare a una soluzione pacifica tra Israele e palestinesi avanzi mai una richiesta, o imponga alcuna sanzione, affinché questo gruppo Wagner palestinese ceda il controllo che esercita sulla striscia di Gaza e sulle altre città dell’Autorità Palestinese in cui agisce. Lungi da me l’intenzione, scrivendo questo articolo, di farmi sostenitore e men che meno portavoce dell’Autorità Palestinese. Mi limito a sottolineare che, data l’incontrollata libertà di cui godono questi eserciti pirata che agiscono in modo criminale contro tutte le leggi di guerra riconosciute a livello internazionale, ciò porterà inevitabilmente all’usurpazione del potere da parte di forze oscure, aprendo la strada ad altre forze deleterie che seguiranno l’esempio fuorilegge dei gruppi Wagner, Hezbollah e Hamas, rendendo il mondo un posto molto più pericoloso.
(Da: Israel HaYom, 16.7.23)