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Italia Oggi Rassegna Stampa
18.07.2023 Periscopio 18/07/2023
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 18 luglio 2023
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 18/07/2023»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 18/07/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Putin expected to meet Xi and Modi at SCO Summit following Wagner  insurrection | CNN
Vladimir Putin

Devo passare da Dior a prendere qualcosa da mettere. C’è la prima di West Side Story. Siamo invitati all’Opéra. Jane Birkin, scomparsa il 16 luglio 2023 (da Soigne ta droite di Jean-Luc Godard).

«La compagnia militare privata Wagner non esiste», parola di Putin, e a questo punto non si capisce chi abbia incontrato al Cremlino, se i comandanti del suo esercito privato, oppure una banda di fantasmi, o degli olandesi volanti, tanto per restare in tema wagneriano. [...] Dopo avere basato il suo diritto a governare sulla sua indiscussa posizione di leader unico e massimo, il monopolista del ricorso alla violenza in Russia si è reso ricattabile proprio dagli uomini grazie ai quali esercitava questo diritto. [...] Quando un presidente che non si degna d’incontrare neppure gli emissari dell’opposizione liberale, perché uno zar non s’abbassa ad ascoltare chi osa criticarlo, riceve al Cremlino i golpisti che l'hanno fatto tremare, il segnale che manda è evidente: non è Prigozhin ad avere paura di lui, semmai il contrario. Anna Zafesova, La Stampa.

Gli animali da fuori spostavano lo sguardo dall’umano al porco, poi dal porco all’umano: ma era già impossibile dire chi fosse l’uno, chi l’altro. George Orwell, La fattoria degli animali.

La crociata del Cremlino per proteggere quelli che considera i «valori tradizionali» del Paese registra una vittoria. È stata votata all’unanimità la proposta di legge che vieta la transizione di genere in Russia, atto considerato come «puro satanismo» nonché frutto «dell’ideologia occidentale anti-famiglia». [...] La repressione del «satanismo LGBTQ+» è iniziata in Russia dieci anni fa, quando Putin ha annunciato di volersi concentrare sui «valori tradizionali della famiglia», una mossa sostenuta dalla Chiesa ortodossa russa. Nel 2013, il Cremlino ha adottato la legge contro la «propaganda gay». Nel 2020, Putin ha poi promosso una riforma costituzionale per dichiarare fuori legge il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Iniziata «l’operazione speciale» in Ucraina, la lotta contro i diritti delle minoranze sessuali s’è ulteriormente intensificata. Da dicembre dello scorso anno, infine, ogni rappresentazione positiva o anche solo neutra delle persone LGBTQ+ nei film, nella letteratura o nei media, è stata bandita. Cleofe Nisi, HuffPost.

Mosca vieta gli iPhone. «Strumento Usa per spiarci». Titolo di Repubblica.

I meno ipocriti lo dicono apertamente, gli altri lo fanno comunque capire: le democrazie occidentali sarebbero finte democrazie, regimi che mascherano, con la retorica democratica, il dominio oligarchico, il dominio di pochi ricchi. Pudicamente non si riferiscono alle elezioni definendole «ludi cartacei» né parlano, come Mussolini, di plutodemocrazie, ma l’idea è quella. Angelo Panebianco, Corriere della sera.

Meloni a Nordio: «Lo comprendo sul concorso esterno, ma mi concentrerei su altro». E il ministro dice: «Perfetta sintonia». Titolo di HuffPost.

Meloni sconfessa pure la pace fiscale di Salvini. Dal Web.

Gli ultimi risultati della rilevazione «Invalsi» sono sconfortanti: troppi studenti arrivano al termine degli studi con un livello di preparazione insufficiente. Crescendo non miglioreranno, non andranno oltre la sintassi di sussistenza di Twitter o di TikTok ma, da inadeguati, vorranno sempre dire la loro, e votare. Aldo Grasso, Corriere della sera.

[Antonio Tajani:] benedizione postuma – un collage d’immagini video, che in platea non tutti apprezzano, del Cavaliere e del suo gregario insieme, in cui risuonano [gli elogi]. «Tajani è fedele, è perfetto, non ha mai sbagliato una parola», dice Silvio Berlusconi dall’aldilà. «Ma no, è uno scherzo dei miei collaboratori, io non ne sapevo nulla», giura il ministro. Emanuele Lauria, Repubblica.

Ignazio, caccia la sim. Titolo del Fatto quotidiano.

Prendo atto della mancata consegna della sim del telefono coinvolto. Vista la delicatezza degli eventi, ritengo che questo fatto sia la dimostrazione d’una volontà di nascondere qualcosa. E questo da parte di chi predicava l’abolizione delle immunità parlamentari. Il padre della ragazza che s’è svegliata nuda a casa del presidente del Senato, nel letto di Leonardo Apache (De Riccardis e Di Raimondo, Repubblica).

L’opera di Puccini ambientata nel ’68 francese: pugni chiusi e Mimì in minigonna. Per protesta Alberto Veronesi dirige l’orchestra bendato. Dal web.

Il sottoscritto, che per manifestare il suo disappunto ha diretto l’opera ad occhi chiusi, come faceva Von Karajan peraltro, è stato dunque licenziato. Forse perché ha cercato di difendere Puccini e si è dissociato da una regia diversa da quella concordata? Il comunismo, sconfitto dalla storia e dalle elezioni, riemerge in forma coatta nella forma di una regia lirica. E con un presidente dittatore degno erede di Pol Pot. Alberto Veronesi, Libero.

Prime immagini diffuse dal set del film live action su Biancaneve. Quel che vedremo sul grande schermo e sulla piattaforma televisiva internazionale Disney, sarà una Biancaneve [sudamericana]. Via i nani: ce ne sarà solo uno e neanche tanto tappo; gli altri saranno [...] «creature magiche» per evitare qualunque stereotipo anche solo nominale. Il principe azzurro? Eliminato. [Troppo] biondino e blasonato, occhi [troppo] blu, troppo classista, troppo simbolo del patriarcato. Libero.

«Devi giungere alla presentazione del libro» – disse Paolo Mieli – «col libro rigorosamente mai aperto, meglio se ancora avvolto dal cellophan, quindi sederti coi relatori, spacchettare il volume di nascosto, appoggiare il libro sul tavolo, aprirlo assolutamente a caso e sempre a caso puntare il dito su un punto qualsiasi della pagina, prima di dire seriosamente alla platea: “Mi ha colpito particolarmente questo passaggio, dove vedo scritto che...”» Filippo Facci (da Dagospia).

Certi libri bisognerebbe leggerli prima di scriverli. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

italiaoggi@class.it

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