Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Viola maleodorante Sandro Viola scatenato contro la verità
Testata: La Repubblica Data: 19 maggio 2003 Pagina: 1 Autore: Sandro Viola Titolo: «Quella mappa senza uscite»
Il lupo Sandro Viola non perde il vizio, quello di adattare la realtà alle proprie opinioni, con l' annesso rifiuto di considerare quelle verità inconfutabili che non gli fanno comodo per trasformare invece in verità storica le proprie simpatie ed antipatie. Proviamo ad analizzare il suo ultimo capolavoro in tal senso. L' articolo parla di terrorismo, di Sharon, della Road Map. Esordisce: "Diventa così sempre più nitido e impressionante il fatto nuovo, che nessun politologo o esperto di strategie aveva previsto, profilatosi l' 11 settembre del 2001: la presenza nel mondo arabo d' una coorte di aspiranti suicidi, addestrati da tempo....". Evidentemente, come immaginavamo, Viola non legge le analisi degli esperti israeliani, o non le considera idonee a piegarsi alle proprie simpatie: ma in Israele questa realtà era nota, acquisita e notoria. E del resto anche i simbolici sodali di Viola, da Arafat a Hamas alla Jihad, avevano sempre affermato di avere la fila davanti alla porta. Bene, primo inciampo nella realtà. Ma andiamo avanti. I terroristi cercano di uccidere "il maggior numero possibile di nemici. I nemici israeliani in Palestina, i nemici americani (e occidentali più in genere) in ogni paese arabo o islamico...". I "nemici" israeliani non sono solo in Palestina ma soprattutto in Israele, a meno che Viola non abbia sposato anche (non ce ne meraviglieremmo) la tesi che Israele non esiste ed è solo Palestina occupata.E poi: i nemici? I terroristi che fanno saltare in aria i pendolari stipati su un autobus che li porta a scuola o al lavoro sono "nemici"? Allora, se così è, e Viola questo afferma, si dimostra che per Viola non esistono israeliani civili ed innocenti, ma solo "occupanti nemici". Ancora una notazione su questo passo: enumerando i presunti nemici vittime designate del terrorismo arabo-islamico Viola ha dimenticato (dimenticato?) di citare gli ebrei, che sono da sempre un obiettivo dichiarato e noto di questo terrorismo, che a Casablanca si è occupato anche degli ebrei morti oltre che di quelli vivi. Ma il bello deve ancora venire. Per Viola, i terroristi arabi costituiscono " l'elemento più scontato" del quadro globale: per lui, che se ne sta in poltrona a casa sua davanti al televisore, ma non per gli israeliani che mandano i figli a scuola o li portano a mangiare una pizza.Glissons. E sorvoliamo anche sulla consuerta tiritera secondo la quale "le rappresaglie" ostacolano la pace tanto quanto "gli attentati". Davvero? Allora, ecco la ricetta per arrivare alla pace: subire, subire, subire. Parla poi degli "intransigenti", Viola: "Pronti gli uni, con l' uso brutale e indiscriminato della forza militare, a rendere Israele, che già oggi è uno dei paesi più malvisti nel mondo, il paria, l' intoccabile, nella comunità delle nazioni. Pronti gli altri a massacrare e farsi massacrare giorno dopo giorno, senza alcuna concreta speranza di prevalere sui blindati...". Questo concetto ci ha lasciati senza fiato. Israele è uno dei paesi più malvisti del mondo? Diviene un paese di paria a causa della brutale ed indiscriminata forza militare? Non crediamo di aver mai sentito una infamia di queste dimensioni neppure nella bocca di Bertinotti - forse solo di Casarini, che notoriamente non ha la raffinatezza culturale di Bertinotti. In mezzo a tutti gli stati del mondo, che siano il Congo la Siria la Corea del Nord la Cina il Sudan Cuba l' Iraq di Saddam e chissà quanti altri esempi lasciamo nella penna, in mezzo a questo mondo di orrori di ogni genere, Israele è uno dei più malvisti! Veramente Viola non ha pudore a rimirarsi nello specchio la mattina, dopo aver scritto tali nefandezze? "Certo, si potrebbe spulciare negli avvenimenti di queste due settimane e vedere chi per primo, Sharon o i fondamentalisti di Hamas, abbia iniziato l' operazione di sabotaggio della Road Map". Non, non c'è bisogno di spulciare nei ricordi di queste due settimane.Non c'è bisogno di stabilire, sulla base di "queste due settimane" se sia nato prima l' uovo o la gallina. E non serve neppure che poco oltre Viola corregga sè stesso scrivendo che "appare chiaro a chiunque" che in realtà il colpevole è Sharon: non ne dubitavamo affatto. Ma se non ha voglia di spulciare fra i suoi ricordi recenti, forse l' Alzheimer gli potrà facilitare il ripercorrere ricordi più lontani - ma mica di tanto. Non più tardi di tre anni fa il governo israeliano presieduto da laborista Barak, dopo aver sgomberato unilaterlamnete il Libano meridionale, offriva ai palestinesi un trattato di pace onorevole e definitivo; ed Arafat, cosa di cui i palestinesi ora lo incolpano, rifiutò quel piano di pace proprio perché era definitivo, e scatenò la violenza sulla cui concatenazione ora Viola cerca chi è stato il primo. "Da ambedue le parti la prospettiva di un compromesso appare come una sconfitta" è l' ennesima sconfitta che Viola infligge alla verità, nuovamente forse perché non legge le dichiarazioni pubbliche di Sharon, o le considera meno attendibili di quelle di Arafat (quando parla in inglese). "Si può certo sostenere che una maggiore giustizia nei confronti dei palestinesi avrebbe evitato, in questi anni, l' ingrossarsi del fenomeno fondamentalista". Forse. Ma non si può citare solamente questo fattore come causa dell' incancrenirsi di un terrorismo arabo-palestinese-islamico che da decenni insanguina periodicamente Israele e le comunità ebraiche nel mondo, senza ricordare anche che alle spalle di questo terrorismo ci sono l' incitamento alla violenza indiscriminata, il suo finanziamento, la sua copertura politica, da parte di Arafat, di gruppi estremisti arabi e palestinesi, di alcuni stati arabi ed islamici.
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