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Deborah Fait
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Crescono a pane, odio e morte 05/07/2023
Crescono a pane, odio e morte
Commento di Deborah Fait

Israel deals 'major blow' to terrorists as Jenin operation continues with  drones, troops - www.israelhayom.com

Incominciamo col dire che Jenin non è un campo profughi ma una città. La denominazione campo profughi è rimasta nel lessico comune dei media ( esattamente come il termine improprio di profughi, sempre tali dopo 85 anni) perché decenni fa, quando la Galilea e Samaria furono occupate dalla Giordania, vi furono rinchiusi gli arabi costretti dai paesi islamici a fuggire da Israele. Oggi Jenin ha 40.000 abitanti che sono, se leviamo i bambini in età di scuola materna, 40.000 terroristi sotto il comando di Hamas e della Jihad palestinese. Jenin è da anni la capitale del terrorismo. Israele, finalmente stanco di parare i colpi, un attentato oggi, uno domani, un altro fra dieci giorni o dieci, ore ha lanciato l’operazione “Bait ve Gan” -Casa e giardino-. Le forze israeliane sono entrate in città e hanno scovato terroristi e quintali di armi nascoste dappertutto, soprattutto, come è loro usanza, nelle cantine delle moschee. Su si prega Allah poi si va giù e si spara urlando Allahu Akhbar, secondo i noti valori islamici. Insieme alle armi sono stati trovati decine di computer di ultima generazione per monitorare le mosse di Zahal. Gran parte di questa Santabarbara è stata fatta esplodere dal nostro esercito ma sappiamo che l’operazione non è finita, che le organizzazioni terroristiche, legate all’Iran, ricevono armi e ogni tipo di strumenti moderni, per la guerra, in gran quantità. Naturalmente i media italiani parlano di 7 palestinesi uccisi durante l’operazione di Zahal a Jenin, senza specificare che erano terroristi armati fino ai denti. Purtroppo anche Israele ha i suoi cretini di cui proprio non riesco a capacitarmi. Un gruppo di attivisti di sinistra ha avuto la bella idea di andare nella moschea di Urif, a nord della Samaria, per chiedere scusa per l’operazione dell’IDF a Jenin e l’imam, con i fedeli presenti e urlanti improperi, li ha buttati fuori a calci. Sarebbe da ridere se non ci chiedessimo cosa hanno nella testa certi individui. Quelli ci massacrano e loro vanno a chiedere scusa! Incommentabile e vergognoso! Poche ore fa un arabo di 20 anni, che aveva avuto il permesso di curarsi in Israele, è salito su un furgoncino e ha investito un gruppo di persone sul marciapiede. Poi è saltato giù dall’auto brandendo un coltello e ha incominciato a pugnalare tutti quelli che poteva finché non è stato fermato da un passante e ucciso. Ha fatto 8 feriti tra cui una donna, accoltellata al collo, gravissima. Hamas esulta e dice:” L’occupazione pagherà il prezzo per i suoi crimini contro Jenin”. Jenin è situata in quella che si chiama Cisgiordania, ed è sotto il governo di Hamas, quindi di che occupazione parlano? Israele accoglie gli arabi palestinesi per curarli nei nostri ospedali, per farli studiare, gratis, nelle nostre università, consapevole di allevarsi tante serpi in seno e allora? Allora smettiamola di essere buoni con i cattivi, leali con i vigliacchi, generosi con chi ci odia e ama la morte. Loro conoscono le nostre debolezze di persone civili, conoscono la nostra cultura che ama la vita, ne approfittano e, da barbari quali sono, ci deridono con la loro pancia piena dei miserabili valori con cui crescono: rabbia, odio e morte.

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Deborah Fait

"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


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