'Soldi a Hamas', indagini a Genova su un’associazione palestinese Commento di Giuliano Foschini
Testata: La Repubblica Data: 04 luglio 2023 Pagina: 13 Autore: Giuliano Foschini Titolo: «'Soldi a Hamas'. Indagini a Genova su un’associazione palestinese»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/07/2023, a pag. 13, con il titolo " 'Soldi a Hamas'. Indagini a Genova su un’associazione palestinese", l'analisi di Giuliano Foschini.
Giuliano Foschini
Mohammad Hannoun
I fondi sono «di proprietà, o comunque sono una ricompensa, di un’organizzazione terroristica» . E per questo «vanno sequestrati ». Il ministero della Difesa israeliano, si legge in un provvedimento di tre pagine notificato alle nostre forze di polizia, ha chiesto una serie di sequestri di denaro in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Germania, per un valore di circa un milione di euro: l’accusa è di finanziamento al terrorismo e, in particolare, ai gruppi di Hamas. Cinquecentomila euro, secondo l’indagine condotta anche dallo Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana, si trovano in qualche modo in Italia. O meglio: sono nella disponibilità dell’architetto palestinese, con base a Genova, Mohammad Hannoun, una vecchia conoscenza del nostro Paese, fondatore di un’organizzazione - l’Associazione Benefica di solidarietà con il popolo palestinese, Odv - dal passato assai chiacchierato. Hannoun – come Repubblica ha dato più volte conto negliscorsi mesi – è stato accusato, senza però avere mai ripercussioni penali, di nascondere dietro al suo greuppo un sostengo economico ai gruppi di kamikaze palestinesi. Su questo si era mossa anche la procura di Genova in un’inchiesta che però era finita in un nulla di fatto, anche a causa della mancata collaborazione palestinese. L’architetto ha quindi continuato nella sua attività, acquisendo anzi un ruolo sempre più centrale non solo in Italia. Guida infatti una sorta di confederazioni di associazioni nate con l’obiettivo di aiutare il popolo palestinese. Il punto, però, non sono gli obiettivi dichiarati, nobili. Ma le reali attività. I nostri servizi di intelligence a più riprese, nel corso degli anni, hanno ricevuto segnalazioni sustrani movimenti delle associazioni di Hannoun, soprattutto di denaro. Per dire: a fine del 2021, dopo una serie di segnalazioni all’Antiriciclaggio, un istituto di credito aveva sospeso l’operatività sui conti dell’associazione (che oltre a Genova ha sedi anche a Milano e Roma) per una serie di anomalie: la mancata iscrizione dell’associazione al registro dell’Agenzia delle Entrate e la massiccia movimentazione di contante in alcuni casi a soggetti inseriti nelle black list delle banche dati europee. Questo non aveva però impedito ad Hannoun – che ieriha preferito non rispondere alle domande di Repubblica – di continuare a svolgere la sua attività, incontrando anche una serie di parlamentari e politici italiani. Da sempre molto vicino ad alcuni deputati 5 Stelle – era stato ricevuto anche dall’ex sottosegretario Manlio di Stefano mentre organizzava preghiere del venerdì con Sheykh Riyad Al Bustanji, uno dei predicatori più radicali dell’islam - negli archivi recenti spunta un viaggio organizzato a gennaio con Alessandro Di Battista e la deputata e capogruppo 5 Stelle in commissione antiterrorismo Stefania Ascari, per visitare i campi profughi palestinesi. Oggetto della visita erano la distribuzione dei pacchi di viveri, del materiale scolastico, dell’abbigliamento, e dei farmaci, che sono, almeno secondo le dichiarazioni, il centro dell’attività dell’associazione di Hannoun. Di Battista è stato anche nel campo profughi di Ein el Hilweh che, secondo diverse informative di intelligence, è una base dei terroristi di Asbat an-Ansar.
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