Israele, calcio alla ribalta con i successi delle nazionali giovanili Commento di Franco Vanni
Testata: La Repubblica Data: 03 luglio 2023 Pagina: 35 Autore: Franco Vanni Titolo: «Talenti ebrei e gol arabi Israele brilla è già ai Giochi»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 03/07/2023, a pag. 35, con il titolo “Talenti ebrei e gol arabi Israele brilla è già ai Giochi" il commento di Franco Vanni.
Israele è una fabbrica di giovani talenti del pallone. Se ne sta accorgendo tutto il mondo e soprattutto l’Europa, di cui lo Stato fa parte dal punto di vista calcistisco, tanto nelle competizioni per club quanto in quelle fra nazionali. In meno di un mese, ha raggiunto la semifinale del Mondiale Under 20, vincendo poi la finalina per il terzo posto contro la Corea del Sud e ora è in semifinale anche all’Europeo Under 21. Dove, dopo avere eliminato la Georgia, incontrerà l’Inghilterra. E proprio grazie alla vittoria degli inglesi con il Portogallo, la nazionale sotto la Stella di David ha la certezza di partecipare alle prossime Olimpiadi, come non succedeva dal 1976, quando a Montréal arrivò ai quarti. Stesso piazzamento ottenne nel 1968, a Città del Messico. Stop. A far parlare in Israele è soprattutto l’Under 20, amatissima, ma oggetto della polemica dell’estrema destra, per la presenza e il ruolo dei calciatoriarabo-israeliani. Una circostanza che l’allenatore Ofir Haim sottolinea invece con orgoglio, ripetendo di volere «unire questo meraviglioso Paese». Lo ha detto anche dopo avere battuto il Brasile ai quarti.
Decisivi, nella storica vittoria per 3-2 in rimonta, sono stati i gol di Anan Khalaili e Hamza Shibli, che hanno festeggiato prostrandosi nel rito islamico del Ringraziamento. Se il calcio giovanile in Israele è arrivato a questo punto, è soprattutto grazie agli investimenti nei vivai fatti nell’ultimo decennio dai club più ricchi: Maccabi Haifa, Hapoel Be’er Sheva e Maccabi Tel Aviv. A sentire i dirigenti, il riferimento è sempre quello: «Guardiamo alla Premier League ». Vale per gli stadi di proprietà come per i moderni centri di allenamento. Ma basterà a riportare la nazionale maggiore ai fasti del 1970, quando per la prima e unica volta riuscì a qualificarsi a un Mondiale? Intervistato dalla radio pubblica tedesca Deutsche Welle ,Iddo Nevo, ricercatore in Storia dello Sport all’Università ebraica di Gerusalemme, gela gli animi: «È bello avere squadre giovanili di successo, ma il livello del calcio israeliano resta mediocre. Se più ragazzini cominceranno a giocare, gli effetti li vedremo fra 20 anni, non ora».