Terrorismo: Hamas responsabile Cronaca di Rossella Tercatin
Testata: La Repubblica Data: 21 giugno 2023 Pagina: 1 Autore: Rossella Tercatin Titolo: «Uccisi 4 israeliani, Hamas esulta. In Cisgiordania rischio escalation»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 21/06/2023, a pag. 17, con il titolo "Uccisi 4 israeliani, Hamas esulta. In Cisgiordania rischio escalation" la cronaca di Rossella Tercatin.
Rossella Tercatin
GERUSALEMME — Quattro israeliani morti, incluso un liceale, altrettanti feriti. È il bilancio dell’ultimo attentato palestinese contro un ristorante israeliano in Cisgiordania presso l’insediamento di Eli. Con il rischio concreto – solo un giorno dopo i gravi scontri tra esercito di Gerusalemme e miliziani a Jenin – che la situazione degeneri ulteriormente, in un momento in cui anche la tensione politica rimane alta, con l’annuncio da parte di Israele della costruzione di 4mila nuove abitazioni negli insediamenti che ha suscitato la condanna internazionale, e in particolare quella americana. È pomeriggio quando i due terroristi, in seguito identificati come Muhannad Faleh e Khaled Sabah, affiliati di Hamas - raggiungono l’area dell’attentato e cominciano a sparare con fucili d’assalto contro i clienti di Hummus Eliyahu, filiale di una popolare catena di fast food. I due poi si concentrano sugli automobilisti alla pompa di benzina adiacente. Poco dopo, un civile armato riesce a uccidere Faleh, mentre Sabah si dà alla fuga e i militari israeliani scatenano una massiccia caccia all’uomo, che siconclude un paio d’ore dopo con l’eliminazione dell’attentatore nella cittadina palestinese di Tubas. Tre delle quattro vittime israeliane sono state identificate come Elisha Anteman, 17 anni, Harel Masood, 21 anni e Ofer Fayerman, 64 anni. L’attacco è stato rivendicato da Hamas, che ha elogiato l’azionedei suoi affiliati, mentre la stampa israeliana ha riportato come l’attentato sia stato celebrato con la distribuzione di dolci in varie località della Cisgiordania. Lunedì, un’operazione militare dell’esercito israeliano (Idf) nell’area di Jenin per arrestare due sospettati si è trasformata in una vera e propria battaglia durata diverse ore, che ha causato cinque vittime e decine di feriti palestinesi e ha visto addirittura l’impiego di un elicottero Apache per coprire l’evacuazione di otto soldati feriti, come non succedeva da anni. Con l’attentato, è aumentata la pressione dei partiti ultranazionalisti nella coalizione di governo sul Primo ministro Benjamin Netanyahu per lanciare un’operazione militare di vasta scala in Cisgiordania – che soltanto ieri era stata bocciata dai vertici militari. «È giunto il momento di lanciare un’operazione militare in Giudea e Samaria», ha commentato il Ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir. «Dobbiamo tornare alle minacce mirate dall’alto, ad abbattere edifici, costruire posti di blocco, espellere i terroristi e approvare la legge sulla pena di morte». Ben Gvir non è poi stato invitato da Netanyahu alla riunione con i vertici militari per decidere come procedere. Riunione in cui comunque, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, Netanyahu e il Ministro della Difesa Yoav Gallant hanno preso in considerazione tutti gli scenari possibili per una reazione israeliana. «A tutti coloro che cercano di farci del male: tutte le opzioni sono aperte», ha affermato il premier.
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