Scontri a Jenin: cinque morti tra i terroristi aggressori, otto soldati israeliani feriti Cronaca di Rossella Tercatin
Testata: La Repubblica Data: 20 giugno 2023 Pagina: 15 Autore: Rossella Tercatin Titolo: «Raid di Israele, battaglia in Cisgiordania l’esercito schiera anche gli Apache»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 20/06/2023, a pag. 15, con il titolo "Raid di Israele, battaglia in Cisgiordania l’esercito schiera anche gli Apache" la cronaca di Rossella Tercatin.
Rossella Tercatin
GERUSALEMME — Cinque palestinesi uccisi tra cui un quindicenne e più di 90 feriti, di cui alcuni in modo grave, oltre a otto soldati israeliani feriti. Si è trasformata in una battaglia su vasta scala ieri un’operazione che aveva come obiettivo l’arresto di due miliziani nell’area di Jenin. Una battaglia che ha visto addirittura l’intervento di un elicottero armato nel primo raid aereo israeliano in Cisgiordania da vent’anni a questa parte, all’indomani dell’annuncio della costruzione di oltre 4mila unità abitative negli insediamenti, che ha suscitato una dura reazione degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Secondo una nota dell’esercito di Gerusalemme, entrando a Jenin le truppe dell’Idf si sono trovate sotto attacco. Un’ala locale della Jihad islamica ha rivendicato come suoi affiliati abbiano fatto detonare diversi ordigni esplosivi vicino ai veicoli israeliani e li abbiano poi presi di mira con armi da fuoco. Otto soldati sono rimasti feriti in modo moderato o lieve. L’elicottero Apache è entrato in azione per coprirne l’evacuazione. Il Ministero della Sanità dell’Anp ha identificato le vittime come Khaled Asa’sah, 21 anni, Ahmad Saqer, 15 anni, Qassam Abu Siryie, 29 anni, Qais Jabareen, 21 anni e Ahmed Daraghmeh, 19 anni. Più tardi la Jihad ha annunciato che Abu Siriye, Jabareen, e Daraghmeh erano suoi affiliati. Tra i feriti ci sarebbero anche una ragazzina e un giornalista.
Secondo Nabil Abu Rudeineh, portavoce del Presidente dell’Anp Abu Mazen, «i continui massacri commessi dal governo di occupazione contro il popolo palestinese (…) stanno tentando di far esplodere l’area e trascinarla nella spirale della violenza». Nell’ultimo anno e mezzo, le tensioni nella regione sono salite alle stelle, con una recrudescenza degli attentati terroristici nello Stato ebraico e operazioni militari israeliane in Cisgiordania quasi quotidiane, che hanno provocato la morte di centinaia di palestinesi, in grande maggioranza miliziani ma anche un numero significativo di civili, inclusi diversi bambini. Dall’inizio del 2023, venti israeliani che hanno perso la vita in attacchi terroristici. Gli scontri a Jenin sono avvenuti proprio nelle stesse ore in cui il capo di Hamas Ismail Haniyeh è sbarcato a Teheran per una serie di incontri ufficiali, all’indomani di un faccia a faccia del Segretario della Jihad Islamica Ziyad al-Nakhala con il presidente iraniano Ebrahim Raisi. In questo scenario, si registra la decisione israeliana di dare il via libera all’espansione di alcuni degli insediamenti situati nel profondo della Cisgiordania, annunciata dal Ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, che nell’ultimo Consiglio dei Ministri ha ricevuto poteri cruciali sul tema. «Gli Usa si oppongono a tali azioni unilaterali che rendono più difficile il raggiungimento della soluzione dei due Stati e sono un ostacolo alla pace», ha dichiarato in una nota il Dipartimento di Stato.
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