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Una vendita di armi diversa dalle altre Analisi di Michelle Mazel
La settimana scorsa l'agenzia Reuters ha rivelato l'esistenza di trattative molto avanzate tra Berlino e Gerusalemme, per una vendita di armamenti ad alta tecnologia di portata eccezionale: si tratta in effetti di quattro miliardi di euro, che ne farebbe il più grande contratto nella storia dello Stato ebraico. Stiamo parlando dell'impressionante arsenale di difesa sviluppato dalle industrie militari israeliane: soprattutto, ma non solo, del sistema di difesa “Arrow 3”, in grado di intercettare missili a lungo raggio, comprese le testate nucleari; della “Fionda di Davide” progettata per intercettare razzi a corto e lungo raggio, nonché missili da crociera a bassa velocità; dell’”Iron Dome”, un sistema di difesa aerea mobile che intercetta razzi e obici a corto raggio. La consegna di questi sistemi dovrebbe avvenire durante il quarto trimestre del 2025, che è estremamente vicino. Per assicurarsene, la Germania si è già impegnata a pagare le rate, senza attendere la firma del contratto, fermo restando che tali rate rimarrebbero acquisite da Israele se esso non venisse concluso. Ma perché questa fretta, vi direte? Cosa sta spingendo l'economia più forte d'Europa a dotarsi improvvisamente di questi avanzati sistemi di difesa aerea?
La risposta si trova nell'aggressione russa contro l'Ucraina. Inizialmente, i commentatori hanno convenuto che il conflitto sarebbe stato di breve durata e che Kiev sarebbe caduta entro pochi giorni o addirittura dopo poche ore. Si sono subito resi conto del loro errore. Gli ucraini hanno tenuto duro sotto un diluvio di fuoco. La ferocia degli attacchi e la marea di profughi hanno portato l'Occidente a farsi coinvolgere, prima fornendo aiuti umanitari e aprendo le loro porte, poi imponendo delle sanzioni e infine, a poco a poco, fornendo armi e munizioni. Ne è seguito uno scontro silenzioso con il leader del Cremlino. Dopo che la loro avanzata è stata bloccata, le truppe russe hanno fatto ricorso a nuove tecnologie: droni assassini e missili. Improvvisamente, la vecchia Europa ha capito di essere anch'essa particolarmente vulnerabile, non avendo difese in grado di neutralizzare la minaccia che viene dal cielo.
La Germania, che si sente particolarmente presa di mira, ha quindi cercato in fretta e furia di dotarsi dei mezzi necessari per proteggere le sue infrastrutture e le sue popolazioni. Oggi nessun altro Paese è in grado di offrire sistemi più performanti di quelli di Israele. È così che i leader tedeschi hanno avviato i negoziati con le loro controparti israeliane. Queste sono le trattative che stanno per avere successo. Che svolta incredibile! Più di tre quarti di secolo dopo la caduta del Terzo Reich, che si era dato la missione di eliminare per sempre la razza ebraica, è verso gli ebrei che hanno costruito il loro Stato sulla terra dei loro antenati, che la Germania si rivolge per cercare qualcosa che li possa proteggere dagli assalti dei russi.
I sopravvissuti ai campi di sterminio e i loro discendenti potrebbero sognare una rivincita più sfolgorante?
Michelle Mazel |
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