Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 09/06/2023, a pag.15 con il titolo "Israele, 5 morti nella faida tra clan a Yafia, cresce la tensione nella comunità araba" la cronaca di Nello Del Gatto.
Yafia
Sono cinque i morti in una sparatoria avvenuta ieri a Yafia, nel Nord di Israele, non lontano da Nazareth. Ancora non sono chiare le dinamiche ma si dovrebbe trattare di una faida tra clan rivali, quello dei Bakri e quello degli Hariri, lotta che finora ha provocato la morte di 26 persone nell'area. In un'altra sparatoria avvenuta poco prima e non lontano, a Kfar Kana, una bambina di tre anni e suo padre sono rimasti seriamente feriti, con la bambina in gravi condizioni. Dall'inizio di quest'anno sono 97 gli arabi che hanno perso la vita in episodi di questo tipo. Secondo le statistiche della polizia, nel 2018, 74 persone sono state assassinate nella comunità araba. Erano 94 nel 2019, 109 nel 2020 e 126 nel 2021. Con quelle di ieri, si teme che il bilancio del 2023 possa superare i 200 morti. Questo genere di violenze si verifica soprattutto nelle città a prevalenza araba. Non hanno a che vedere con il terrorismo, ma sono il risultato di faide tra famiglie, impegnate in estorsioni, strozzinaggio, racket e altre attività criminali. Secondo l'Abraham Initiatives Coexistence Organization, che monitora la situazione nelle città arabe, circa il 75% degli omicidi nella comunità provengono dalla criminalità organizzata. Martedì si è dimesso il capo dell'unità di polizia incaricata di combattere la criminalità tra gli arabi israeliani, lo stesso giorno il premier Netanyahu ha incontrato alcuni partiti arabi. Critiche verso il ministro della sicurezza, Itmar Ben Gvir, che si è recato a Yafia, accusato di non curarsi della minoranza araba.
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