Un manifesto di propaganda sulla Nakba
Gent.ma Deborah Ieri era il giorno della Nakba , la "catastrofe". L'ONU ,nemico d'Israele l'ha commemorato paragonando israele a Gobels !Non mi ha sorpreso. Il mio stupore era vedere in TV la manifestazione degli studenti arabi israeliani dell'università di Tel Aviv alla quale hanno partecipato anche studenti ebrei. I manifestanti hanno sfilato con bandiere palestinesi e Kafiah. Non ho parole . Lei cosa ne pensa di questa democrazia? distinti saluti
Ilan Bension
Gentile Ilan,
Commemorare la Nakba è come se gli italiani il 25 aprile dimostrassero contro la Liberazione. Cosa commemorano come una catastrofe i cosiddetti palestinesi? L’inizio della loro libertà? Gli arabi di Israele sono gli unici arabi di tutto il Medio Oriente che possono dire di vivere in una democrazia dove lavorano, studiano, molti gratuitamente perché appartengono a famiglie numerose, hanno diritto di sciopero, chi è meritevole raggiunge posizioni di rilievo in tutti i campi, anche nell’esercito. Questo si chiama catastrofe? Inoltre capirei se Israele fosse stato fondato su un loro stato-nazione ma così non è. Non è mai esistita la Palestina quindi, da un protettorato come era quello britannico sono diventati cittadini di un paese democratico che li ha voluti accogliere, che ha detto “viviamo e lavoriamo insieme per creare un grande paese”. Quest è una catastrofe? Non vedono come vivono gli altri arabi nelle tante dittature del Medio oriente? Quanto all’ONU merita di scomparire, non è altro che un’ accolita di odio antisemita. Gli studenti israeliani ebrei che hanno manifestato con gli arabi contro Israele andrebbero cacciati dalle università, ma Israele è una democrazia e li lascia fare. E’ giusto? Secondo me no! Forse ho uno strano concetto di democrazia ma non posso ammettere che delle persone pensanti manifestino contro il loro paese per stare dalla parte di chi lo vuoi9loe distruggere. Questa è anarchia e odio per la propria terra in nome di un falso, ipocrita, vergognoso buonismo, non è altro che il politicamente corretto che sta avvelenando il mondo. Un cordiale shalom
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Gentile Deborah: Venerdì 12 e sabato 13 scorso, RAI 3 ha mandato in onda Esterno notte. 6 episodi di Marco Bellocchio, riguardante il rapimento e l'assassinio dell'On. Aldo Moro. Il regista coglie i vari aspetti dell'accaduto a secondo dei personaggi, dai politici al governo, dai familiari, dal Vaticano e ovviamente dai brigatisti; specificando che si tratta di una interpretazione drammaturgica. Nessuna trattativa con le B R,costi quel che costi. Vengo al dunque: mi sembra che qualche tempo fà, leggendo un articolo su IC, si riportava una lettera del Presidente Moro in cui supplicava il governo a trattare, in quanto già vi era stato un precedente, riferendosi all'accordo con i terroristi palestinesi. Quello denominato proprio Lodo Moro. Senza tralasciare l'aspetto artistico, drammaturgico degli episodi, Bellocchio, con dovizia di dati, ha narrato punto per punto i giorni dal 16 marzo al 9 maggio del 1978; ma del Lodo Moro nessun cenno. Ora, ho mi sono perso qualche scena, o devo pensare...all'Andreotti. Un abbraccio
Angelo Di Palma
Gentile Angelo,
Il Lodo Moro fu un patto segreto di non belligeranza tra lo Stato italiano e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), gruppo terroristico membro dell’OLP di Arafat. Lo siglò Aldo Moro che era ministro degli Esteri del Governo Rumor. Con tale accordo, un vero e proprio tradimento verso lo stato italiano e i suoi cittadini ebrei, firmato dopo la strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973, l’Italia garantiva ai terroristi palestinesi libertà assoluta di passaggio con tanto di armi ed esplosivi sul territorio italiano. Questo accordo portò ad altre stragi i cui colpevoli furono fatti fuggire o catturati pro forma e subito liberati. Due stragi a Fiumicino, l’attacco all’Achille Lauro, alla sinagoga di Roma dove fu assassinato Stefano Tachè, il bambino romano di due anni e feriti gravemente altre decine di ebrei. Mettiamoci anche la strage di Bologna per la quale è proibito nominare la parola “palestinesi”. Solo Francesco Cossiga ha avuto il coraggio di farlo ma lo hanno subito fatto passare per matto pur sapendo che i terroristi di Arafat collaboravano con le BR e le Brigate Nere. All’epoca ho avuto la sfortuna di imbattermi in una persona che era appena tornata da un addestramento militare in un campo palestinese in Libano. In Italia pochi sanno cosa è stato il Lodo Moro, non se ne parla, forse per vergogna, sicuramente per ignoranza. Comunque sul quella che è stata un miserabile pagina del governo italiano di allora, un accordo che ha dato libertà di azione ai terroristi con le tragedie che ne sono seguite, è caduto un altrettanto miserabile silenzio. Un cordiale shalom