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La Repubblica Rassegna Stampa
16.05.2023 Ucraina contro il ministro filorusso
Cronaca di Paolo Brera

Testata: La Repubblica
Data: 16 maggio 2023
Pagina: 15
Autore: Paolo Brera
Titolo: «Bomba mentre è dal barbiere. I servizi ucraini colpiscono ministro filorusso a Lugansk»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 16/05/2023, a pag. 15, con il titolo "Bomba mentre è dal barbiere. I servizi ucraini colpiscono ministro filorusso a Lugansk" la cronaca di Paolo Brera.

Zelensky delivers impassioned address ahead of invasion
Volodymyr Zelensky

KIEV — Stavolta i servizi ucraini, di solito restii a firmare le proprie azioni sotto copertura, lo hanno ufficiosamente confermato: ci sono le barbe finte di Kiev dietro l’attentato a Lugansk che ha quasi ucciso Igor Kornet, filorusso della prima ora; un vecchio “collega”, membro della polizia criminale ucraina fino alla rivoluzione di Maidan nel 2014, poi diventato il potente “ministro dell’Interno” della regione separatista. Lo è rimasto fino a oggi. Lo hanno fatto saltare in aria mentre si faceva barba e capelli al solito posto, The Brothers Barbershop: «Ma come sono prevedibili questi leader di Donetsk e Lugansk che muoiono tutti nello stesso modo, non al fronte o per lo meno in auto ma in ristoranti e barberie», lo sfotte l’ex ufficiale dell’Fsb (i servizi russi) ed ex comandante militare del Donbass filorusso, Igor Strelkov Girkin, alludendo ad Aleksandr Zachar?enko ucciso da una bomba in un bistrot a Donetsk. Cortesie tra compagni d’invasione. Insieme a Kornet ci sono un morto e sette feriti: tre sono sue guardie, uno è un ragazzino di 17 anni. Quattro dei feriti sono molto gravi, e Kornet stesso è in terapia intensiva in fin di vita. Ma l’azione è clamorosa non solo perché dimostra la profondità dei tentacoli di Kiev nei suoi territori occupati, ma perché testimonia nuovamente che l’esercito ucraino sta alzando giorno dopo giorno la pressione preparando la fase attiva della controffensiva, quando farà scendere sul campo di battaglia gli uomini formati e armati dai partner occidentali. E questa nuova azione arriva pochi giorni dopo l’attacco nella stessa Lugansk con i missili britannici a lungo raggio, e colpisce dunque nuovamente la tana del lupo: Lugansk era troppo lontana per essere attaccata con gli Himars, e nello stesso tempo era sufficientemente vicina al fronte da essere usata come baselogistica avanzata dell’“operazione militare speciale” russa nel Donbass. Ora è un target quotidiano ucraino. Kornet non è un personaggio di terza fila: nel 2017 aveva resistito al tentativo di destituirlo da parte del capo della Repubblica separatista, Plotnitsky: i suoi uomini lo avevano reinsediato ed era toccato a Plotnitsky riparare in Russia. Eppure lo hanno colpito a due passi dalla torre della televisione e dalla redazione della locale tv propagandista, due potenziali obiettivi, poche ore dopo aver centrato nuovamente la città con altri due missili Storm Shadow britannici: come al solito non ci sono informazioni sull’esito, si parla di «7 appartamenti » ma è sempre così, chi subisce non ammette i danni militari per non agevolare il nemico. Piovono missili ucraini anche su Donetsk e Yasinovataya. secondo Oleg Tsarev, l’ex deputato ucraino fuggito in Russia, ci sarebbe un morto. E dice che Tokmak, nei territori occupati sotto Zaporizhzhia, «è stata bombardata con gli Himars nella zona industriale», e che «un drone ha centrato un magazzino con equipaggiamento militare nella regione di Bryansk». Intanto continua la battaglia intorno a Bakhmut, dove c’è ancora un sostanziale stallo: i russi tentano di avanzare, le difese ucraine tengono e reagiscono. Nei combattimenti di ieri lungo tutto il fronte lo stato maggiore ucraino rivendica di avere «colpito un deposito di munizioni e un posto di comando », oltre a una serie di obiettivi minori tra cui sette attacchi al sistema della contraerea. I russi invece hanno bombardato Kostantinivka, vicino a Bakhmut, e effettuato decine di attacchi aerei e missilistici: provano comunque ad avanzare, e «Bakhmut e Marinka rimangono ancora l’epicentro delle ostilità».

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