La lotta al terrorismo, le vittime innocenti e quello che i mass-media non vogliono vedere Analisi di Naveh Dromi, da Israele.net
Testata: israele.net Data: 12 maggio 2023 Pagina: 1 Autore: Naveh Dromi Titolo: «La lotta al terrorismo, le vittime innocenti e quello che i mass-media non vogliono vedere»
La lotta al terrorismo, le vittime innocenti e quello che i mass-media non vogliono vedere
Analisi di Naveh Dromi, da Israele.net
Naveh Dromi
A quanto pare non esiste una singola operazione militare israeliana che possa passare senza essere sommersa da indignazione e condanne internazionali, e l’operazione anti-terrorismo Scudo e Freccia non fa differenza. Nonostante gli oltre 100 razzi lanciati contro Israele la scorsa settimana e ben tre coppie di fratelli assassinati a sangue freddo dai terroristi nell’ultimo mese e mezzo, i titoli dei mass-media dimenticano spesso e volentieri questi fatti, e il fatto che tutti questi spargimenti di sangue fanno parte chiaramente dell’accerchiamento terroristico alimentato dall’Iran e che incombe su Israele. Sebbene il giornalismo richieda di presentare fatti e rispecchiare la realtà, evidentemente per molti mass-media quando si tratta di Israele professionalità e obiettività vanno a farsi benedire. Invece di andare a vedere e documentare, issano la bandiera dell’Olp e si trasformano in fedeli portavoce dei portavoce palestinesi. Da decenni Israele deve combattere pregiudizi e ipocrisia, cercando di spiegare la realtà del conflitto con i palestinesi. Forse è ora di farlo mettendo da parte ogni remora e sottolineare chiaramente che, mentre i nostri nemici festeggiano regolarmente per le strade ogni bambino israeliano assassinato, noi piangiamo ogni bambino innocente ucciso a Gaza la cui unica colpa era quella di convivere con un padre terrorista assassino. Un padre direttamente responsabile dell’omicidio di Tali Hatuel, incinta di otto mesi, insieme alle sue quattro figlie Hila, Hadar, Roni e Merav: trucidate a bruciapelo nella loro auto da terroristi palestinesi che le guardavano negli occhi. Dubito che qualche mass-media straniero abbia avuto l’audacia di mostrare l’immagine di Tali Hatuel e delle sue splendide bambine, che non avevano mai fatto del male a nessuno. Noi ve la mostriamo qui. Sì, come chiunque altro anche noi ci preoccupiamo innanzitutto dei nostri figli. Ma con questa significativa differenza: quei padri dei bambini morti a Gaza erano determinati a uccidere quanti più bambini israeliani possibile. Al contrario, Israele adotta ogni misure possibile per evitare vittime incolpevoli e da decenni rinuncia a una vittoria militare decisiva per evitare di colpire innocenti. Sono fatti evidenti e sotto gli occhi di tutti, ma a quanto pare molti mass-media hanno perso la bussola e sembrano dimenticare il loro compito, e che anche in tempo di guerra vanno riportati i fatti: perfino quando non sono in linea con il pregiudizio favorevole ai palestinesi. Dovrebbero sapere che è perfettamente possibile manifestare compassione per i bambini palestinesi innocenti e allo stesso tempo tralasciare il disprezzo per Israele e rispettare la professione, i lettori e la realtà dei fatti. Un po’ di verità non farebbe male. Il terrorismo palestinese, invece, fa del male eccome.