Cade la maschera di Franco Cardini, da sempre contro Israele Cronaca di Michela Bompani
Testata: La Repubblica Data: 27 aprile 2023 Pagina: 10 Autore: Michela Bompani Titolo: «“I ragazzi di Salò seri e onesti”. Bufera sullo storico Cardini»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 27/04/2023, a pag. 10, con il titolo " “I ragazzi di Salò seri e onesti”. Bufera sullo storico Cardini", la cronaca di Michela Bompani.
Franco Cardini
GENOVA — Nel pieno della polemica sul silenzio della premier Giorgia Meloni sulla parola “antifascismo” e davanti al nitore del discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la sera del 25 aprile si è incendiato un nuovo innesco, con indignazione nel mondo degli storici, per effetto delle parole del medievista Franco Cardini. Ospite del programma tv Otto e mezzo di Lilli Gruber, Cardini ha parlato dei «ragazzi di Salò, che sono stati spesso tutt’altro che aguzzini, tutt’altro che assassini, sono stati combattenti seri, onesti». E, nel teso dibattito televisivo con la storica Nadia Urbinati e l’ex direttore e ora editorialista di Repubblica ,Ezio Mauro, ha poi aggiunto «Erano giovani traditi e abbandonati dal re: erano in buona fede». L’ex direttore del Dipartimento di Storia dell’Università di Genova, Antonio Gibelli, ha inviato una mail ad un altro storico, Luciano Canfora, che con Cardini cura proprio a Genova “La Storia in piazza”, la prestigiosa kermesse nazionale organizzata ogni anno, dal 2010, a Palazzo Ducale e conta decine di migliaia di partecipanti, soprattutto giovani. Gibelli, tra i primi ideatori della rassegna, che inizialmente era stata affidata allo storico inglese Donald Sassoon, spiega: «Cardini in tv ha compiuto una specie di apologia dei giovani della Rsi, mascherata da equanimità del giudizio storico a posteriori – dice – per questo ho scritto a Canfora, chiedendogli se sia possibile, e moralmente accettabile, collaborarecon un tipo simile». Gibelli ha poi diffuso la mail, invitando colleghi e cittadini indignati a scrivere un appello analogo al professore dell’Università di Bari che, contattato, spiega di non commentare mai le parole dei propri colleghi (e vale sia per Cardini sia per Gibelli). S’incendiano invece le fila dell’Anpi, il giorno dopo aver riempito le strade della città medaglia d’oro della Resistenza: «Cardini venga a visitare la Casa dello studente, a Genova, per verificare la serietà e l’onestà nel combattere dei ragazzi di Salò – invita Massimo Bisca, presidente Anpi Genova – c’erano ceste piene di unghie e occhi, strappati alle persone torturate da loro. Legga i resoconti sulla morte del prete di Pegli, ammazzato di botte dai repubblichini, o di Andrea Bottaro, rastrellato a vent’anni, torturato e appeso per i piedi, perché si rifiutò di parlare». Eil presidente dell’Anpi aggiunge: «In una stagione in cui il relativismo storico serpeggia tra la premier e i suoi ministri, che anche gli storici comincino a discutere i fatti oggettivi, questo mi preoccupa moltissimo». E mentre il professor Gibelli, ieri, è stato raggiunto da decine di messaggi di colleghi che condividono la sua richiesta a Canfora, il Pd condanna le parole di Cardini: «Sono fuori luogo – dice Valentina Ghio, deputata ligure e segretaria regionale del Pd – è indispensabile continuare a sottolineare la distinzione tra chi lottava mettendo a rischio la propria vita per la libertà e la democrazia contro l’oppressore, e chi è stato complice di quel regime di repressione». Non entra nella polemica la terza curatrice della manifestazione “La Storia in Piazza”, la storica Anna Foa, ma tiene a difendere il rigore del tavolo di curatela, di cui fa parte dall’ultima edizione, appena conclusa: «Non ho nessun dubbio sulla tenuta democratica, passata presente e futura – dice – della manifestazione». E per ora, sul sito di Palazzo Ducale, c’è già il titolo della prossima edizione, “Libro e libertà”, e i curatori sono Canfora, Cardini e Foa.
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