Sergio Romano si chiede chi ha voluto la guerra in Ucraina! Continua la sua propaganda pro Putin
Testata: Corriere della Sera Data: 23 aprile 2023 Pagina: 6 Autore: Sergio Romano Titolo: «L’Europa, noi e il passato che ritorna»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/04/2023, a pag.6, con il titolo "L’Europa, noi e il passato che ritorna" il commento di Sergio Romano.
Sergio Romano - Vladimir Putin
Chi ha voluto la guerra in Ucraina? I servizi d’intelligence si preparavano da tempo alla possibilità di un conflitto in Europa Orientale. Si chiedevano come sarebbe scoppiato e quali conseguenze avrebbe avuto per il mondo. Come avrebbero reagito le opinioni pubbliche delle nazioni europee? La Cina e qualche altra potenza avrebbero adottato con gli Usa posizioni prudentemente neutrali? Washington aveva molti amici, ma numerosi erano anche gli Stati più o meno esplicitamente critici del grande Paese. L’invasione russa dell’Ucraina è stata un evento improvviso e nei prossimi mesi potremmo constatare che un problema nato localmente si sta progressivamente ingrandendo sino a preoccupare anche altri Paesi (Francia, Germania, Italia). Sembra che stia accadendo quello che si era verificato prima della Grande Guerra. Agli inizi del ‘900 esistevano nel continente europeo cinque potenze imperiali o con ambizioni imperiali (Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna). Vi erano anche potenze meno esplicitamente ambiziose che avrebbero tuttavia approfittato di un conflitto per appropriarsi di un territorio. E vi erano anche Paesi (fra i quali l’Italia) in cui la società era divisa fra correnti nazionaliste e movimenti pacifisti. Il quadro, oggi, non è molto diverso. Negli ultimi anni le guerre sembravano destinate ad accendersi soprattutto in Africa e in Asia mentre le potenze europee avrebbero risolto diplomaticamente i loro litigi; e l’Italia, pur membro della Nato, proclama il «ripudio della guerra». Il quadro oggi potrebbe almeno in parte cambiare. Quella che continueremo a chiamare «guerra ucraina» sembra ormai destinata a diventare una guerra europea con inevitabili contagi in altri continenti. Non è forse sorprendente che un Paese neutrale come la Svezia abbia deciso, in queste tempestose circostanze, di riparare sotto l’ombrello della Nato e diventarne membro? Altri, come nella Grande Guerra, approfitte-ranno di questa situazione per riaprire vecchie questioni territoriali. Non sappiamo ancora quali conseguenze avranno le vicende di questi giorni, ma le micce, negli arsenali dell’Europa, sono numero-se. Stiamo assistendo alle prime battaglie della Terza guerra mondiale?
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