Testata: La Repubblica Data: 22 aprile 2023 Pagina: 36 Autore: Timothy Garton Ash, Bernard Guetta, Ezio Mauro, Adam Michnik Titolo: «Per Navalny e Kara-Murza»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 22/04/2023, a pag. 36, con il titolo "Per Navalny e Kara-Murza", l'appello di Timothy Garton Ash, Bernard Guetta, Ezio Mauro, Adam Michnik.
Aleksej Navalny
Vladimir Kara-Murza
Sono rari, indispensabili e di un coraggio incrollabile. Tre buone ragioni per cui uomini di Stato e semplici cittadini, artisti, sindacati, Chiese e intellettuali, oggi, devono fare di tutto per impedire che Aleksej Navalny e Vladimir Kara-Murza muoiano in prigione. Sono rari perché di coloro che avrebbero potuto assumere cariche importanti in Russia ne sono stati assassinati o stritolati talmente tanti che loro sono tra gli ultimi a potervi aspirare. Non sono, per fortuna, gli unici a essere in grado di incarnare e dirigere, un domani, la Russia post-putiniana. Anche altri, noti o ancora ignoti, potrebbero esserne in grado, ma nessuno di loro ha la notorietà e l’esperienza che Aleksej Navalny e Vladimir Kara-Murza hanno acquisito in quindici anni dedicati a unire l’opposizione, difendere il diritto e denunciare la corruzione. Sono indispensabili perché il fallimento dell’aggressione commessa contro l’Ucraina apre inevitabilmente una crisi politica a Mosca. A breve o a medio termine, si porrà la questione di un ricambio al Cremlino, perché laFederazione Russa sarà minacciata dal frazionamento e dal caos. Quel giorno, ci sarà bisogno di uomini capaci di preservare la stabilità dell’Europa e del mondo preservando quella della Russia. Quel giorno, avremo tutti bisogno, in Russia e altrove, del coraggio e della forza di Aleksej Navalny e Vladimir Kara-Murza per far ascoltare la voce della Ragione. Quel giorno, sarà necessario che non siano già morti a causa delle condizioni in cui sono detenuti, ed è il motivo per cui lanciamo questo appello. Ognuno, urgentemente, deve dire e far dire a Vladimir Putin, in gruppo o individualmente, sui siti delle ambasciate russe o del Cremlino: «No, signor presidente, non deve più accanirsi contro Aleksej Navalny e Vladimir Kara-Murza per la sola ragione che sono i più famosi tra i suoi oppositori. Deve rinunciare a volere la loro morte, garantire che vivano e restituire loro la libertà».
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