'Putin farà inabissare l'Inghilterra' Cronaca di Tonia Mastrobuoni
Testata: La Repubblica Data: 22 aprile 2023 Pagina: 12 Autore: Tonia Mastrobuoni Titolo: «Medvedev: faremo sprofondare Londra. A Ramstein la Nato rassicura l’Ucraina»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 22/04/2023, a pag. 12, con il titolo "Medvedev: faremo sprofondare Londra. A Ramstein la Nato rassicura l’Ucraina", l'analisi di Tonia Mastrobuoni.
Tonia Mastrobuoni
Dmitrij Medvedev
BERLINO — Soltanto nelle ultime 24 ore, il numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, ha minacciato sia Londra che Berlino. «La Gran Bretagna era, è e sarà il nostro eterno nemico. In ogni caso fino a quando la loro isola sfacciata e disgustosamente umida non sprofonderà nell’abisso del mare per l’onda creata dall’ultimo sistema di armi russo», ha scritto sul suo profilo Telegram commentando le sanzioni britanniche contro cinque russi coinvolti nella condanna a 25 anni per tradimento dell’oppositore Vladimir Kara-Murza che ha doppio passaporto russo-britannico. Non pago, su Twitter se l’è presa invece con il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, che aveva giudicato «accettabili come una necessità » eventuali bombardamenti ucraini sul territorio russo a patto che non mettano a rischio i civili. «La Germania che vuole attaccare, deve essere pronta per una parata su Berlino», ha cinguettato. Non sono che le sue ultime sciabolate sui social contro i Paesi occidentali. Peccato per Medvedev che a essere bombardata ieri non è stata Londra, ma la cittadina russa di Belgorod, al confine col Donbass. Abituata da mesi al fuoco d’artiglieria ucraino che in un anno ha provocato oltre 30 vittime, ieri è stata colpita da un ordigno sganciato per errore da un Sukhoi Su-34 russo. È finito su un’arteria molto trafficata provocando fortunatamente solo tre feriti e danneggiato gravemente quattro appartamenti. «Il cane - ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak si è morso la coda. Perseguendo ladistruzione dell’Ucraina, la Russia potrebbe autodistruggersi». Intanto nella base Nato tedesca di Ramstein si è nuovamente riunito il consiglio dei ministri della Difesa del cosiddetto “gruppo di contatto” a supporto dell’Ucraina. Un incontro che ha registrato qualche passo avanti sugli aiuti militari a Kiev, ma che è servito soprattutto a rinsaldare i legami tra gli Stati Uniti, l’Europa e l’Ucraina, messi alla prova dai cosiddetti “Pentagonleaks”, da cui è emersa la scarsa fiducia di Washington in una possibile vittoria ucraina. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si è detto «fiducioso » che l’Ucraina sarà capace di riconquistare terreno mentre Kiev si prepara all’offensiva di primavera. Stoltenberg ha anche sottolineato che i partner dell’Alleanza «discuteranno della possibilità di fornire all’Ucraina vari tipi di aerei». La Germania ha nuovamente messo lemani avanti sulla possibilità di inviare jet da combattimento a Kiev. Ma la discussione tra gli altri partner Nato proseguirà, lo ha garantito anche il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin. Anche se gli americani insistono di voler rafforzare, per ora, la difesa aerea da terra, dunque piuttosto con i sistemi anti- missilistici. Uno dei quali, si è appresoieri, arriverà da Israele e saràtestato il mese prossimo a Kiev. Ad Austin è toccato il compito di spazzare via ogni sospetto su un impegno americano affievolito: «L’Ucraina ha bisogno di munizioni e ha bisogno della nostra protezione soprattutto per difendere le sue infrastrutture», ha precisato. Dopo la fuga di notizie dal Pentagono, il capo della Difesa americana ha aggiunto, a proposito degli alleati europei, che «non permetteremo che nulla intacchi la nostra unità». Washington comincerà a breve ad addestrare truppe ucraine per i suoi tank Abrams. E la Germania creerà un hub alla frontiera tra Polonia e Ucraina per riparare i carri armati. «I tank M1, quando saranno forniti, faranno la differenza», ha sostenuto il generale Usa Mark Milley. Gli Abrams, ha aggiunto, sono i carri armati «migliori del mondo».
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