Da Auschwitz al 25 aprile Cronaca di Concetto Vecchio
Testata: La Repubblica Data: 17 aprile 2023 Pagina: 13 Autore: Concetto Vecchio Titolo: «Da Auschwitz a Cuneo. Il viaggio di Mattarella verso il 25 aprile»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 17/04/2023, a pag.13, la cronaca di Concetto Vecchio dal titolo "Da Auschwitz a Cuneo. Il viaggio di Mattarella verso il 25 aprile".
Sergio Mattarella
VARSAVIA — Domani ad Auschwitz, tra una settimana a Cuneo, Boves e Borgo San Dalmazzo, per onorare la Resistenza. È doppio il viaggio nella memoria che Sergio Mattarella compirà nel giro di sette giorni. Il presidente è arrivato ieri sera a Varsavia per una visita di Stato nella Polonia degli ultraconservatori che ha definito «molto importante». È l’ultimo confine prima della guerra. I polacchi hanno accolto un milione e mezzo di profughi e rafforzato i rapporti con gli Usa, portando la spesa militare al 4 per cento del Pil. Gli agricoltori locali però protestano perché l’importanza del grano ucraino in Europa ha distorto il mercato, facendo precipitare il prezzo. Malumori che hanno il loro peso: ad ottobre si vota. La Polonia e l’Ungheria hanno quindi proibito l’importazione dei cereali, provocando la durissima reazione della Ue. L’accoglienza dei profughi e il sostegno a Kiev nell’ultimo anno sono valse a Varsavia l’apprezzamento dell’Unione europea dopo le tensioni per gli attacchi all’indipendenza della magistratura e al mondo Lgbt+.
La condanna all’invasione dell’Ucraina di Putin rappresenterà un punto di contatto nei colloqui che Mattarella avrà con il presidente della Repubblica Andrezej Duda oggi, e col primo ministro Mateusz Morawiecki domani. Quest’ultimo, a capo del partito di destra “Diritto e giustizia”, è un alleato di Giorgia Meloni. La sua idea d’Europa è agli antipodi rispetto a quella perseguita dal Quirinale. Morawiecki, in un discorso pronunciato lo scorso 20 marzo ad Heidelberg, ha infatti prefigurato un’Europa delle nazioni, tuonando contro «l’autocrazia di burocrati», «le élite cosmopolitiche», il politicamente corretto. È l’armamentario ideologico della nuova destra italiana. Mattarella mercoledì terrà un discorso all’Università Jagellonica di Cracovia in cui ribadirà le sue idee sull’integrazione europea, nella convinzione che nessuno può pensare di farcela da solo. Si prospetta un confronto interessante. Questo viaggio viene da lontano, doveva tenersi prima della pandemia. Mattarella ha ringraziato la comunità italiana per quel che fa qui. La Polonia è per noi un partner con cui fare i conti. Il numero di imprese che vi operano è cospicuo e l’imprenditoria locale da tempo attira le nostre intelligenze in cerca di nuove opportunità lavorative. Ma il cuore emotivo della visita pulserà domani ad Auschwitz. Mattarella visiterà il campo di concentramento nazista insieme alle sorelle Tatiana e Andra Bucci, che vi furono rinchiuse rispettivamente a sette e cinque anni, e a tre scolaresche:il liceo Pujati di Sacile, il Da Vinci di Terracina e il Rinaldini di Ancona. Tutti insieme poi parteciperanno alla Marcia dei vivi, che si snoda tra Auschwitz e Birkenau. Un appuntamento a cui partecipano ventimila giovani da tutta Europa. È la prima volta che un nostro presidente della Repubblica vi prende parte. La forza simbolica di questa presenza è sotto gli occhi di tutti. Martedì Mattarella trascorrerà il 25 aprile nel Cuneese. Il primo con la destra al governo che tende, nel migliore dei casi, a minimizzare l’importanza morale e storica della Resistenza: in Parlamento si prefigura una battaglia delle mozioni con la sinistra che ne sta preparando una ad hoc e la maggioranza che si appresta a rispondere con un proprio testo. Ieri il leader leghista Matteo Salvini ha detto che «sarà un giorno di festa». Mattarella lo avevano invitato per gli ottant’anni del discorso con cui il capo partigiano Duccio Galimberti arringò la folla di Cuneo a unirsi nella lotta al nazifascismo. L’anniversario cade a luglio, ma il presidente ha voluto anticipare la sua venuta. Galimberti venne ucciso dai fascisti. Mattarella ne visiterà la casa-museo.
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