Gentile Deborah Seguo e sostengo Medici senza frontiere ma purtroppo nella sua newsletter di aprile ho constatato che anche Msf non è da meno di Amnesty international perché nell'articolo "Vite insostenibili" dichiara:"Cisgiordania, le restrizioni israeliane limitano le cure. I palestinesi vivono con la paura costante di essere sfrattati e di vedere le proprie case demolite.I soldati entrano nei villaggi di notte, impongono il coprifuoco, confiscano veicoli, demoliscono le case..." senza accennare minimamente al terrorismo palestinese. Cara sig.ra Deborah, la ringrazio infinitamente per il suo appassionato impegno nell'informare correttamente sulla tragica situazione in cui si trova Israele costretta a difendersi da attacchi continui e vorrei che i suoi articoli venissero pubblicati sui quotidiani italiani perché altrimenti l'opinione pubblica conosce solo l'informazione falsa, menzognera. Molti cordiali auguri W Israele
Daniela Levi
Gentile Daniela,
purtroppo queste organizzazioni sono imbevute di pregiudizi dovuti alla grande ignoranza della storia e degli accadimenti di questi ultimi decenni. Considerano i palestinesi dei poveretti e rifiutano l’idea del terrorismo che insanguina Israele costantemente. Non dicono che i palestinesi vengono curati negli ospedali israeliani. Persino gli abitanti di Gaza che sono prelevati settimanalmente da medici israeliani, curati, le famiglie vengono ospitate negli stessi ospedali, e poi vengono riportati al confine con la Striscia. Nessun palestinese viene sfrattato a meno che non sia un terrorista e nessuna casa viene demolita se non con il permesso della Corte Suprema in seguito a gravi atti di terrorismo. È molto frustrante per me constatare che Israele non è mai capito, che non esite un briciolo di solidarietà, che i carnefici sono considerati vittime ma purtroppo questo fa parte del pacchetto chiamato antisemitismo. Perché segue e sostiene Msf dopo aver appurato quello che scrivono? Un cordiale shalom
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Gentile Deborah Fait Erano mesi che non aprivo il sito informazionecorretta.com e l' unica cosa che ho letto dopo qualche riga di Fiamma Nirenstein è stato il suo editoriale " dobbiamo attraversare un'altra volta il Mar rosso". Nonostante descriva la sua personale sfiducia nell'attuale contesto politico riesce sempre almeno personalmente a trasmettere speranza e voglia di non arrendersi. Io credo che in questo momento storico i problemi interni di Israele, terroristi Palestinesi a parte, sono gli stessi problemi politici delle democrazie occidentali. Una cosa è certa, tutto questo è il risultato del covid prima e poi a seguire due anni di amministrazione Biden. Se la situazione non peggiorerà dobbiamo resistere ancora un paio di anni sperando in una leadership autorevole e competente. Buona Pasqua e Buon Pesach Deborah Fait.
Angelucci Mario
Gentile Mario,
Senza la speranza e l’ottimismo non si potrebbe vivere e gli israeliani ne sono l’esempio perché nonostante la situazione politica e il terrorismo sono al quarto posto tra i paesi più felici del mondo. Dove sta il segreto? Proprio nella speranza di un domani migliore, ce lo ripetiamo da millenni e ormai fa parte del nostro DNA. Lei ha ragione nell’attribuire questa situazione caotica del mondo intero agli anni della pandemia. La gente è cambiata e non in meglio. La confusione, il caos e molte nuove malattie hanno sconvolto la società umana ma confido che col tempo torneremo ad essere più sereni e meno aggressivi. La ringrazio per gli auguri che contraccambio di cuore invitandola a leggerci più spesso. Shalom