Putin cambia ambasciatore Cronaca di Rosalba Castelletti
Testata: La Repubblica Data: 01 aprile 2023 Pagina: 13 Autore: Rosalba Castelletti Titolo: «Razov via da Roma. All’ambasciata russa un esperto d’Italia»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 01/04/2023, a pag.13, l'analisi di Rosalba Castelletti dal titolo "Razov via da Roma. All’ambasciata russa un esperto d’Italia".
Rosalba Castelletti
L’avvicendamento verrà ufficializzato la prossima settimana, ma oramai è certo: l’ambasciatore russo Sergej Razov lascerà l’Italia. A prendere il suo posto sarà l’attuale direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Aleksej Paramonov, già console a Milano, decorato come Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana nel 2018 e come Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia nel 2020. Razov guidava la missione italiana da oramai dieci anni e nell’ultimo periodo non aveva certo contribuito ad appianare le relazioni bilaterali tra Italia e Russia esacerbate dall’offensiva russa in Ucraina. L’ultima sua invettiva risaliva a metà febbraio. «Fornendo armi a Kiev, l’Italia, forse contro la propria volontà (perlomeno contro la volontà di gran parte dei suoi cittadini) si fa trascinare in una contrapposizione militare, diventando parte in causa nel conflitto», aveva detto intervistato dall’ Ansa per poi martellare ancora una volta sulla «ingratitudine» del nostro Paese che avrebbe dimenticato gli aiuti di Mosca durante la pandemia o dopo il terremoto dell’Aquila. E sempre a febbraio aveva risposto al ministro della Difesa Guido Crosetto che aveva detto di voler scongiurare la «Terza Guerra Mondiale» accusandolo di basare «le credenze personali in scenari apocalittici sulla demonizzazione della Russia ». Nell’ultimo anno, l’ambasciata russa in Italia aveva inoltre più volte attaccato dai suoi profili social i media, Repubblica compresa, fino ad arrivare a querelare La Stampa . La nomina di Paramonov potrebbe quantomeno riportare la comunicazione a un livello di dialettica meno aspro. Classe 1962, laureato nel 1986 nel prestigioso Istituto di Mosca per le relazioni internazionali Mgimo, Paramonov è entrato in diplomazia due anni dopo e dal 2007 si occupa di Europa, prima come vice e dal 2015 come direttore del dipartimento competente del ministero degli Esteri russo. Fama di moderato, parla un ottimo italiano e ha tessuto buoni rapporti con l’imprenditoria del Settentrione durante ilsuo mandato di console a Milano tra il 2008 e il 2013. Certo, con l’avvio dell’offensiva russa in Ucraina, anche i suoi toni sono diventati più accesi. Un anno fa, intervistato da Ria Novosti , aveva definito l’Italia uno dei Paesi «più ostili» e minacciato «conseguenze irreversibili» sul fronte delle forniture energetiche, nonché additato l’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini come uno dei «falchi e ispiratori della campagna anti-russa nel governo italiano». Parole che provocarono una dura protesta di Palazzo Chigi e Farnesina, mentre la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova sosteneva che l’intervista era stata «distorta in maniera volgare e cinica». Nel giugno 2022, invece, sempre intervistato da Ria Novosti , Paramonov aveva lodato «gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina» e detto di «mantenere un dialogo aperto e riservato su una serie di questioni» con il Vaticano. Apertura che oggi, alla luce del nuovo incarico, può fare sperare.
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