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israele.net Rassegna Stampa
01.04.2023 I piani terroristi dell’Iran contro israeliani e dissidenti in Europa
Analisi di Seth J. Frantzman

Testata: israele.net
Data: 01 aprile 2023
Pagina: 1
Autore: Seth J. Frantzman
Titolo: «I piani terroristi dell’Iran contro israeliani e dissidenti in Europa»
I piani terroristi dell’Iran contro israeliani e dissidenti in Europa
Analisi di Seth J. Frantzman

Seth Frantzman (@sfrantzman) / Twitter
Seth J. Frantzman

Taylor Force Act: Congress's First Step in Beating Palestinian Terror |  National Review

Dopo la notizia che due uomini sono stati arrestati in Grecia con l’accusa d’aver progettato attentati a un luogo ebraico, vale la pena riepilogare il contesto più ampio in cui si inseriscono le minacce del regime iraniano in tutta Europa. Quelle che seguono sono le dieci recenti trame aggressive ordite dell’Iran in Europa. Per le sue attività e i suoi intrighi ad ampio raggio, l’Iran utilizza sia agenti propri che gruppi gregari come Hezbollah. Le trame aggressive iraniane risultano aumentate negli ultimi anni, e ora sembra esserci maggiore attenzione da parte dell’Europa sulle attività dei gruppi legati al regime di Teheran.

Marzo 2023: complotto in Grecia. Il caso più recente legato all’Iran è quello che appare come un piano volto ad attaccare un sito ebraico in Grecia. Implicati nella trama, almeno due uomini che sono stati descritti come di origine pakistana. Un terzo uomo è ancora ricercato. Secondo i rapporti, l’attacco era ormai imminente e avrebbe causato perdite di vite umane innocenti. Gli arrestati, indagati per terrorismo, si presume che facciano parte di una più ampia rete straniera. L’attentato è stato sventato dalla divisione antiterrorismo della polizia greca e dal servizio di intelligence nazionale (grazie, secondo alcune fonti, a un determinate contributo del Mossad israeliano ndr).

Novembre 2022: piani dell’Iran contro giornalisti nel Regno Unito. L’Iran è stato accusato d’aver preso di mira due giornalisti nel Regno Unito, nel quadro di un piano che mirava ad assassinare i giornalisti impiegati da quello che allora era il canale di notizie con sede a Londra Iran International, critico verso il regime iraniano. “Due dei nostri giornalisti anglo-iraniani sono stati informati, nei giorni scorsi, di un aumento delle minacce nei loro confronti – annunciò all’epoca Iran International – La Metropolitan Police ha ora formalmente notificato a entrambi i giornalisti che queste minacce rappresentano un rischio imminente, credibile e significativo alla loro vita e a quella delle loro famiglie”. Nel febbraio 2023, il Guardian ha riferito che la polizia britannica e l’MI5 avevano identificato 15 piani dell’Iran contro dissidenti nel Regno Unito. La maggior parte di questi piani aveva come obiettivo Iran International. Il capo del controspionaggio britannico, citato dalla NBC, ha affermato che quest’anno “l’Iran ha complottato per rapire o uccidere almeno 10 cittadini britannici o individui residenti nel Regno Unito considerati nemici del regime”.

Maggio e luglio 2022: attacchi informatici all’Albania. L’Iran ha preso di mira l’Albania con attacchi informatici nel maggio e luglio del 2022. A settembre, l’Albania ha rotto i rapporti diplomatici con Teheran. Il secondo attacco informatico ha preso di mira un sito web del governo che conteneva informazioni importanti sui cittadini. Investigatori statunitensi e albanesi hanno affermato che il comportamento dell’Iran è stato “spericolato e irresponsabile”. La Nato e gli Stati Uniti hanno condannato gli attacchi. Secondo vari rapporti, l’Iran probabilmente ha preso di mira dei dissidenti in Albania e gli attacchi informatici facevano parte di quel piano. Gli Stati Uniti hanno sanzionato un’agenzia iraniana per il suo ruolo nell’attacco.

Giugno 2022: trame in Turchia. La Turchia ha arrestato cinque iraniani accusati di pianificare attacchi contro israeliani nel paese. Nell’occasione, l’allora primo ministro israeliano Yair Lapid disse che “le vite di cittadini israeliani sono state salvate nelle scorse settimane grazie alla cooperazione di sicurezza e diplomatica tra Israele e Turchia. Tali azioni sono continue”. E aggiunse: “Non stiamo parlando solo del [tentato] assassinio di turisti israeliani innocenti, ma anche di una chiara violazione della sovranità turca da parte del terrorismo iraniano. Confidiamo che la Turchia saprà come rispondere agli iraniani su questo tema”. Si presume che la trama fosse incentrata a Istanbul. Altri agenti iraniani vennero arrestati nel luglio 2022. Secondo quanto riferito, complessivamente sono sventati diversi piani terroristici.

Ottobre 2021: complotto a Cipro. L’Iran è stato accusato d’essere dietro a un piano per uccidere israeliani a Cipro. La polizia locale ha arrestato un uomo indagato per essere stato ingaggiato allo scopo di compiere gli omicidi. Il portavoce dell’allora primo ministro israeliano Naftali Bennett, Matan Sidi, disse che il tentato assassinio costituiva un attacco terroristico iraniano e che l’assassino aveva nel mirino degli uomini d’affari israeliani. L’Iran ha negato le accuse. L’arrestato, descritto come un azero di 38 anni che utilizzava un passaporto russo, è stato fermato a Nicosia dove era arrivato provenendo dalla parte settentrionale di Cipro, occupata dai turchi.

Settembre 2018: complotti in Danimarca. L’Iran è stato accusato d’essere dietro a un tentativo di attacco in Danimarca contro un gruppo arabo dissidente che accusava l’Iran d’aver pianificato un assassinio. L’Iran ha negato le accuse, ma la Danimarca ha richiamato il proprio ambasciatore a causa del piano, che ha portato fra l’altro a un’importante chiusura di autostrade danesi nel settembre di quell’anno. Un cittadino norvegese di origine iraniana è stato incarcerato in Svezia in relazione allo stesso piano.

Luglio 2018: piano bomba in Francia. Un diplomatico iraniano è stato condannato nel 2021 per un progetto di attentato esplosivo contro un evento in Francia che vedeva riuniti dissidenti iraniani. Come ha riferito la BBC, “Assadollah Assadi, 49 anni, che lavorava presso l’ambasciata iraniana a Vienna, è stato condannato a 20 anni di carcere dal tribunale di Anversa in Belgio. Sono state condannate anche altre tre persone, arrestate durante un’operazione congiunta della polizia tedesca, francese e belga”. Sempre secondo la BBC, “la Francia ha accusato il Ministero dell’intelligence iraniano per il pianificato attentato e ha reagito congelando i beni di due alti funzionari iraniani”. Analogamente alle notizie sugli attacchi informatici in Albania, il complotto in Francia risulta diretto dall’Iran contro il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, braccio politico del gruppo d’opposizione Muhajideen-a-Khalq. L’Austria ha revocato l’immunità a un diplomatico iraniano accusato di coinvolgimento nel complotto. Altri cinque sospetti sono stati arrestati in Belgio e in Francia. Le autorità belghe hanno dichiarato d’aver arrestato una coppia in possesso di 500 grammi di esplosivo.

2019: complotti in Olanda. Nel 2019 i Paesi Bassi hanno richiamato il proprio ambasciatore dall’Iran per sospetti piani terroristici. L’Iran a sua volta ha espulso due diplomatici olandesi. L’Olanda ha accusato l’Iran d’essere implicato in attacchi mirati contro due dissidenti nel 2015 e nel 2017. Il ministro degli esteri Stef Blok ha affermato che il paese ha deciso di richiamare il proprio ambasciatore per via di queste accuse. Uno dei dissidenti era legato a una minoranza araba in Iran.

Stoccaggio di esplosivi in vari paesi. Nel settembre 2020 gli Stati Uniti hanno accusato Hezbollah d’aver immagazzinato in Europa esplosivi e materiali per fabbricare bombe (circostanza smentita da diversi paesi europei). Secondo gli Stati Uniti, gli esplosivi immagazzinati potevano essere utilizzati per “condurre grandi attentati terroristici in qualunque momento i loro boss a Teheran lo ritenessero necessario”. Le fonti americane accusavano Hezbollah d’aver trasportato nitrato di ammonio attraverso diversi paesi tra cui Grecia, Italia, Belgio, Francia, Spagna e Svizzera. Il nitrato di ammonio è stato la causa della devastante esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto 2020. Nel 2019 Hezbollah è stato anche accusato di immagazzinare esplosivi vicino a Londra. Secondo un reportage del Telegraph, nel 2015 gli inglesi avevano già sventato un piano di Hezbollah che aveva accumulato circa tre tonnellate di nitrato di ammonio. All’epoca la trama non era stata rivelata al pubblico.

Luglio 2012: attentato a un autobus in Bulgaria. Nel luglio 2012, a Burgas, un attentato esplosivo suicida contro un autobus con a bordo 42 turisti israeliani ha causato la morte di cinque turisti e dell’autista bulgaro. I feriti sono stati 32. La bomba è stata successivamente identificata come un ordigno a base di nitrato di ammonio. L’attacco è stato collegato a Hezbollah, sponsorizzato dall’Iran. Iran e Hezbollah hanno negato il coinvolgimento. “Ci sono chiari segnali che indicano che Hezbollah è dietro l’attentato di Burgas”, ha affermato nel 2013 l’allora ministro degli interni bulgaro Tsvetlin Yochev. Prove successive hanno confermato che l’attentatore era probabilmente un cittadino libanese-francese. Altre due persone sono state incriminate in relazione all’attacco e la Bulgaria ha chiesto al Libano la loro estradizione. Nel 2020 sono state processate e condannate in contumacia.

(Da: Jerusalem Post, 29.3.23)

 

 


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