Se viene distorto un elemento essenziale della democrazia liberale
Analisi di Yoel Sheridan
(da Israele.net)
Yoel Sheridan
Una manifestazione in Israele
Tutti i sistemi elettorali vacillano quando il differenziale tra i due maggiori blocchi è troppo piccolo. È allora che le formazioni minoritarie tengono in pugno gli equilibri di potere, esigono un prezzo che va ben oltre il loro effettivo peso elettorale e diventano sempre più estreme le concessioni necessarie per formare un governo di coalizione. Un elemento essenziale della democrazia è che la minoranza abbia sempre voce in capitolo senza esercitare un potere immeritato e la maggioranza abbia sì il potere, ma mai un potere assoluto. Questo elemento essenziale è stato stravolto nella formazione dell’attuale governo israeliano, che è un’alleanza di convenienza tra diverse fazioni minoritarie nessuna delle quali detiene la maggioranza nel governo senza l’appoggio di tutte le altre. Ciò ha creato una situazione in cui è stato concesso troppo potere a minoranze estremiste (estrema destra e ultra-ortodossi ndr) che non godono di ampio sostegno popolare nell’elettorato israeliano e che tuttavia – o proprio per questo – stanno cercando di imporre precipitosamente le loro visioni settoriali che minano alla base le struttura di una democrazia ben equilibrata: la quale deve contemplare un sistema giudiziario indipendente che sia in grado di garantire che i governi rispettino le proprie leggi, e di tutelare la democrazia e i diritti dell’individuo. A livello internazionale, non è un caso raro che fazioni non democratiche utilizzino l’apparato democratico di un paese per conseguire un potere non democratico. Non si può permettere che ciò accada qui in Israele. Spetta al primo ministro, che è il leader della formazione di maggior peso nel governo, tenere a freno i suoi alleati estremisti e creare un’atmosfera aperta a un compromesso che protegga le istituzioni democratiche di Israele e plachi i crescenti timori del generale elettorato israeliano laico e moderato.
(Da: Times of Israel, 22.3.23)