Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 12/03/2023, a pag.17, con il titolo "La sfida del capo della Wagner: "Sarò io presidente dell'Ucraina" " l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Il capo dei mercenari del Cremlino sostiene che i suoi combattenti sarebbero giunti a poco più di un chilometro dal centro di Bakhmut, brutalmente devastata da mesi di scontri sanguinosi in una delle battaglie più cruente della guerra in Ucraina. L'intelligence militare britannica ammette che «negli ultimi quattro giorni le forze di Wagner» avrebbero «preso il controllo della maggior parte della zona orientale» della città del Donbass, ma afferma che per le truppe russe non sarà facile avanzare ancora. L'esercito ucraino da parte sua assicura che continuare a opporre resistenza all'offensiva russa su Bakhmut - sul cui valore strategico gli esperti sono divisi - gli serva a «guadagnare tempo» in vista di una possibile controffensiva in primavera: quando i soldati di Kiev dovrebbero avere nuove armi fornite dai Paesi occidentali. Al momento resta però difficile verificare cosa avvenga esattamente al fronte e le dichiarazioni delle varie fazioni non sono accertabili e vanno prese con le dovute cautele. Secondo Londra, il fiume Bakhmutka - che attraversa Bakhmut da Nord a Sud - segnerebbe adesso «la linea del fronte» in questa feroce lotta casa per casa. «Con le unità ucraine in grado di sparare da strutture fortificate a Ovest, quest'area è diventata una killing zone», una zona di uccisione, «rendendola molto difficoltosa per le forze di Wagner che continuano a tentare il loro assalto frontale verso occidente», sostengono dal ministero della Difesa britannico, sottolineando però che i reparti ucraini «e le loro linee di rifornimento a ovest» rimarrebbero «vulnerabili ai continui tentativi russi di aggirare le difese». Il capo della compagnia Wagner, Yevgeny Prigozhin, i cui mercenari sono accusati di crimini e atrocità, è apparso ieri con mimetica ed elmetto in un video in cui dall'alto di un palazzo indica un edificio sostenendo che sia il municipio di Bakhmut e che quindi lui e i suoi combattenti si trovino a «un chilometro e duecento metri» dal centro. Prigozhinha aggiunto che si candiderà «alla presidenza Ucraina nel 2024»: «Se vinco le elezioni presidenziali in Ucraina, allora andrà tutto bene, ragazzi, le granate non saranno necessarie». Nell'invasione dell'Ucraina sono morte migliaia e migliaia di persone, tra cui molti civili, e nella battaglia di Bakhmut sono stati uccisi tantissimi soldati su entrambi i lati del fronte. La settimana scorsa il vice sindaco di Bakhmut ha affermato che nei rifugi in città ci sarebbero circa 4.000 persone che vivono in condizioni drammatiche. Kiev ieri ha accusato le truppe russe di nuovi bombardamenti e ha denunciato l'uccisione di tre persone a Kherson e di un altro civile nella regione di Donetsk. Secondo Zelensky, le tre persone morte a Kherson erano uscite per fare la spesa. I filorussi accusano invece le forze ucraine di aver ucciso due civili in un bombardamento vicino Donetsk, tra cui un ragazzino.
Per inviare alla Stampa la propria opinione, telefonare: 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante
lettere@lastampa.it
|