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Diego Gabutti
Corsivi controluce in salsa IC
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Periscopio 01/03/2023
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 01/03/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Ex-President Medvedev Says Russia Must Win in Ukraine - The Moscow Times
Dmitry Medvedev

Continuando a pompare armi al regime neonazista di Kiev [ci sarà] l’Apocalisse. La vita precedente dovrà essere dimenticata per secoli, fino a quando le macerie fumanti cesseranno d’emettere radiazioni. Dmitry Medvedev (Ansa).

S’è combinata una faccia da jettatore che è una meraviglia. S’è lasciato crescere su le cave gote gialle una barbaccia ispida e cespugliuta; s’è insellato sul naso un pajo di grossi occhiali cerchiati d’osso che gli danno l’aspetto d’un barbagianni; ha poi indossato un abito lustro, sorcigno, che gli sgonfia da tutte le parti, e tiene una canna d’India in mano col manico di corno. Luigi Pirandello, La patente.

Come si spiega, dopo tutto quello che è accaduto in Europa nel ‘900, questa indifferenza ai crimini di guerra più atroci, premeditati, documentati, ripetuti, commessi dalle truppe russe in Ucraina? Non è sorprendente che oggi [in Italia] ci siano tanti pronti ad andare in brodo di giuggiole per l’esibizione sanremese di Benigni in lode della Costituzione ma per i quali rapire e deportare migliaia di bambini ucraini, come hanno fatto i russi nelle zone occupate, non voglia dire sostanzialmente nulla? Ernesto Galli della Loggia, Corriere della sera.

Steven Seagal, l’attore americano, è stato insignito dell’Ordine dell’Amicizia dal presidente Vladimir Putin. Seagal ha ottenuto la cittadinanza russa nel 2016 e successivamente è stato nominato rappresentante speciale del ministero degli esteri di Mosca per le relazioni umanitarie con gli Usa. L’attore non ha mai nascosto la sua ammirazione per Putin. Dopo l’inizio [dell’invasione] ha visitato soldati russi feriti nella regione di Mosca e prigionieri ucraini a Yelenovka, non lontano dal confine. Ansa.

La Crimea, nove anni dopo [l’annessione]. Zelensky: è ora di liberarla. quotidiano.net

Il programma nucleare dell’Iran sta avanzando a un ritmo preoccupante. William Burns, direttore della Cia.

Iran, morta una delle bimbe avvelenate a scuola. Un altro attivista picchiato e ucciso dalla polizia. il giornale.it

La Ragazza Ricca ha vinto le primarie, e amiche furibonde mi hanno telefonato chiedendomi cosa diamine fosse «il femminismo linotipista, ciclotimico, come si chiama» (intendevano: intersezionale). Mentre spiegavo che è un femminismo che dice che se sei femmina e bianca sono cazzi, ma se sei femmina e gialla sono cazzissimi, ho pensato: ma femmina e ricca fa meno punteggio, no? Guia Soncini 1, Linkiesta.

Visto che la campagna congressuale è stata dominata, secondo molti e acuti commentatori, più dai «fantasmi» che dai concorrenti alla segreteria, in particolare da Matteo Renzi, a occhio e croce mi sentirei di scommettere più sui benefici che potrà trarne il pur malandato ex rottamatore toscano a caccia di voti moderati che il rottamato ex deputato di Gallipoli. Francesco Damato, graffidamato.com.

Il Pd riesce a perdere anche le sue elezioni. Titolo del Tempo.

Vecchi Dc in fuga. Titolo del Fatto quotidiano.

Tutto cambia e tutto torna esattamente al punto di partenza, secondo la più antica tradizione nazionale. E l’unica domanda ancora senza risposta è chi sarà il prossimo regista, scrittore o cabarettista, dopo Nanni Moretti, Beppe Grillo e Dario Franceschini, a gridare che con questi dirigenti non vinceremo mai, all’indomani della prossima sconfitta. Francesco Cundari, Linkiesta.

Movimento 5 Schlein. Titolo del Giornale.

La vittoria di Elly Schlein sancisce la trasformazione del Pd in partito borsa-shopper cotone ecologico, sconfitta la linea borsello che si sarebbe invece affermata con Bonaccini. Fulvio Abbate, un tweet.

Quando Schlein dice «il caro energie in una società così diseguale colpisce più duramente le fasce di reddito più basse», vorrei tanto chiederle in quali società pensa che il rincaro d’un prezzo non lo soffrano di più i poveri. Sembra quella direttrice [...] di newsmagazine che sospirava sui reportage dall’Africa: come sono belli questi bambini poveri. Guia Soncini 2, Linkiesta.

Enrico Letta le ha regalato una melagrana rossa di ceramica, proveniente dalla Terra Santa. Elena Tebano, Il punto del Corriere della sera.

Schlein-Meloni, parte la sfida. Titolo della Stampa.

Invecchia, Meloni, al cospetto d’una donna ancora nei suoi trent’anni che non origina dal comunismo come lei dal fascismo. Una giovane di questo tempo: non eterosessuale, fino all’altro giorno non iscritta al partito che guida, niente di quel che rassicura i conservatori e molto di quel che manca a chi vorrebbe cambiare la rotta della storia. Concita de Gregorio, Repubblica.

Sebbene sia spesso associata a scandali sentimentali, la stampa scandalistica non tratta unicamente di cronaca rosa. Secondo Frank Luther Mott, autore di American journalism, si possono individuare anche altre caratteristiche. [Tra queste l’enfasi] su personaggi fuori dal cosiddetto «sistema». Wikipedia.

Tutta la magia/avviene allo stesso modo. / Metti nel cappello un coniglio bianco, / poi lo tiri fuori. / Prima di fare la magia, / ricorda di mettere il coniglio! Una poesia senza titolo citata in Karen Blixen, Dagherrotipi.

Conseguenza diretta [di queste primarie] è la trasformazione del Pd in una specie di «Arci diritti» destinato a rappresentare la parte più elitaria delle ztl cittadine e la brigata dei cuoricini sui social. Non è una buona notizia per l’Italia, che perde il pilastro costituzionale e repubblicano su cui si è appoggiata in questi anni. Non è una buona notizia nemmeno per l’Ucraina, che a sua volta perde un serio sostenitore della sua battaglia per la sopravvivenza, per la libertà e contro l’aggressivo imperialismo russo di stampo «Dio, Patria e Famiglia». Christian Rocca, Linkiesta.

È ovvio notare che la necessaria opera pedagogica sulle ragioni di fondo per cui il conflitto in Ucraina ci riguarda direttamente è ora in capo a Giorgia Meloni. Andrea Cangini, HuffPost.

Con l’aria che tira vorrei essere un porco a cui si gettano le perle. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti


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