Zelensky: vittoria nel 2023 Le parole del presidente ucraino
Testata: Il Foglio Data: 25 febbraio 2023 Pagina: 20 Autore: Volodymyr Zelensky Titolo: «Zelensky: vittoria nel 2023»
Riprendiamo oggi, 25/02/2023, dal FOGLIO, a pag. 20, con il titolo "Zelensky: vittoria nel 2023", il discorso di Volodymyr Zelensky.
A destra: Volodymyr Zelensky
Pubblichiamo ampi stralci del videomessaggio pronunciato ieri mattina dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Grande popolo della grande Ucraina! Un anno fa, in questo giorno, da questo stesso luogo, verso le sette del mattino, mi sono rivolto a voi con una breve dichiarazione. Durava solo 67 secondi. Conteneva le due cose più importanti, allora e oggi. 1. Che la Russia ha iniziato una guerra su larga scala contro di noi. 2. Che siamo forti. Siamo pronti a tutto. Sconfiggeremo tutti. Perché noi siamo l’Ucraina! Così è iniziato il 24 febbraio 2022. Il giorno più lungo della nostra vita. Il giorno più difficile della nostra storia moderna. Ci siamo svegliati presto e non ci siamo più addormentati. Alcuni avevano paura, altri erano scioccati, altri ancora non sapevano cosa dire, ma tutti sentivano cosa fare. Non abbiamo alzato bandiera bianca e abbiamo iniziato a difendere il blu e il giallo. Non abbiamo avuto paura, non abbiamo ceduto, non ci siamo arresi. E abbiamo combattuto. E abbiamo combattuto ferocemente per ogni giorno. E abbiamo sopportato il secondo giorno. E poi il terzo. (...) Abbiamo sopportato il mese furioso e l’inizio furioso della guerra. E poi è arrivata la primavera. Nuovi attacchi, nuove ferite, nuovo dolore. Tutti hanno visto la vera natura del nostro nemico. Il bombardamento dell’ospedale pediatrico, del teatro di Mariupol, dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, di piazza Svobody a Kharkiv, della stazione ferroviaria di Kramatorsk. Abbiamo visto Bucha, Irpin, Borodyanka. Il mondo intero si è reso conto chiaramente di cosa è capace la Russia. Allo stesso tempo, il mondo ha visto di cosa è capace l’Ucraina. Questi sono i nuovi eroi. (...) E poi ci sono state le prime offensive, le prime conquiste, i primi territori liberati. (...) L’Ucraina ha sorpreso il mondo. L’Ucraina ha ispirato il mondo. L’Ucraina ha unito il mondo. Ci sono migliaia di parole per dimostrarlo, ma alcune saranno sufficienti. Himars, Patriot, Abrams, Iris-T, Challenger, Nasams, Leopard. Ringrazio tutti i nostri alleati e amici che sono stati al nostro fianco durante l’anno. (...) La guerra ha cambiato il destino di molte famiglie. Ha riscritto la storia delle nostre famiglie. Ha cambiato i nostri costumi e le nostre tradizioni. (...) Nove anni fa, il vicino è diventato un aggressore. Un anno fa, l’aggressore è diventato carnefice, saccheggiatore e terrorista. (...) Agosto è stato il primo mese in cui gli occupanti non hanno preso una sola città ucraina. Le minacce e gli ultimatum sulla denazificazione erano stati sostituiti da gesti di buona volontà. E allora abbiamo sentito che la nostra vittoria era inevitabile. E’ vicina. Arriverà. E poi è arrivato l’autunno. E la nostra controffensiva. Abbiamo visto come la gente ha accolto i nostri militari. Come hanno amato la bandiera ucraina. Come hanno aspettato e sono tornati in Ucraina. (...) Combatteremo e riporteremo indietro ognuno dei nostri soldati prigionieri. Solo tutto questo insieme sarà una vittoria. Lo possiamo vedere anche al buio: nonostante i continui e massicci attacchi missilistici e le interruzioni di corrente, Vediamo la luce di questa vittoria.
Nei ricordi delle prime sensazioni del 24 febbraio 2022, molti parlano di choc, dolore e incertezza. Un anno dopo l’invasione su larga scala, la fiducia nella vittoria è del 95 per cento. L’emozione principale che proviamo quando pensiamo all’Ucraina è l’orgoglio. (...) Siamo diventati una sola famiglia. Non ci sono più estranei tra noi. Gli ucraini di oggi sono tutti fratelli. Gli ucraini hanno accolto gli ucraini, hanno aperto le loro case e i loro cuori a coloro che sono stati costretti a fuggire dalla guerra. Resistiamo a tutte le minacce, ai bombardamenti, alle bombe a grappolo, ai missili da crociera, ai droni suicidi, ai blackout e al freddo. Siamo più forti di così. E’ stato un anno di resilienza. Un anno di cura. Un anno di coraggio. Un anno di dolore. Un anno di speranza. Un anno di resistenza. Un anno di unità. L’anno dell’invincibilità. L’anno furioso dell’invincibilità. Il risultato principale è che abbiamo resistito. Non siamo stati sconfitti. E faremo di tutto per ottenere la vittoria quest’anno! Gloria all’Ucraina!
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