Cara Signora Fait, quoto ogni parola che ha scritto sull'annosa questione del canone RAI. E non certo per poter risparmiare quelle poche decine di euro che il canone costa. Spero davvero tanto che il governo finalmente elimini questo ingiusto balzello che va a finanziare le cose più vomitevoli. Forse finalmente eviteremo di pagare personaggi che, come lei ha fatto giustamente notare, insultano il nostro Paese, gli italiani e succhiano risorse per poi sputare nel piatto in cui mangiano. Shalom
Marco Agnoletti
Gentile Marco,
Auguriamoci che il governo riesca a fare quanto proposto e che gli italiani non siano costretti a pagare programmi che non vogliono guardare. La Rai, come Mediaset, dovrebbe accontentarsi delle pubblicità che manda in onda a ripetizione. Secondo me, unire il canone Tv alla bolletta della luce, di cui nessuno può fare a meno, è stato un abuso di potere da parte dei precedenti governi. Speriamo in tempi migliori. Un cordiale shalom
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Gentile IC, leggo gli articoli riportati che bollano l'uscita di Berlusconi su Zelensky inopportuna, folle, sanguinaria ecc. tutto legittimo, non trovo pero' critiche NEL MERITO di quello che ha detto, da parte di nessuno. Mi chiedo come mai quindi mi faccio e vi faccio delle domande: è vero che l'Ucraina e Zelensky hanno bombardato il Donbass per 8 anni? Ci avevate detto di no. E' vero il Donbass è filo russo? Ci avevate detto di no. E' vero che la guerra e' iniziata a causa (o anche a causa) degli attacchi Ucraini? Ci avevate detto di no. E' vero che sarebbe già stanziata la cifra indicata da Berlusconi per la ricostruzione dell' Ucraina e che Zelensky l'ha rifiutata? Ci avevate detto di no. E' vero che questa guerra contro la Russia non si puo' vincere, come il capo di Forza Italia lascia forse intendere, vista la potenza dell'avversario in campo nemmeno se tutti i paesi del mondo si unissero (cosa che non e') e che Zelensky manda inutilmente soldati a morire? Ci avevate detto di no, che Putin si puo' battere che aveva oramai perso, che Putin era malato, che la Russia falliva. Proviamo a ragionare su questo restando ai fatti lasciando per un attimo da parte dove sta il bene ed il male.
Andrea Bagaletti
Buongiorno sig.ra Nirenstein, non voglio abusare del tempo dei consulenti di ic, lei, la sig.ra Faith e gli altri siete bravissimi, tuttavia mi chiedo: perche' presentare Israele come un paese spaccato in due (titolandolo a tutta pagina) su vari temi ed in particolare sulla riforma della giustizia? Questo progetto (indicato nel programma elettorale di chi ha vinto le elezioni) e' stato votato dalla maggioranza dello stato ebraico , andra' in parlamento, se avra' i numeri e se ci saranno tutti i passaggi positivi presso le varie sedi istituzionali diverra' legge. L'opposizione puo' legittimamente protestare o ricorrere, la gente (una esigua minoranza della minoranza per quanto numerosa e colorata, non dimentichiamolo) puo' protestare, tuttavia decide la maggioranza, se a qualcuno non piace, quando (e se) tornerà al governo potrà fare una riforma di segno opposto. Giudico sconveniente anche questo "attacco" alla costituzione di Israele, adesso che c'e' un governo che forse non piace, ora che e' in cantiere una riforma che non ci soddisfa, improvvisamente scopriamo che la costituzione di Israele avrebbe delle lacune legali (magari anche giustamente evidenziate non sono un avvocato); le stesse lacune pero' non ci risulta le abbiate evidenziate quando c'era ad esempio il governo precedente, in quel caso le leggi ed i provvedimenti anche piu' divisivi del tema giustizia avevano pieno valore legale. Vi invito ad una maggiore moderazione, non sventoliamo divisioni inesistenti su temi (la giustizia) che forse interessano solo ai salotti buoni, dando la stura a chi non vede l'ora di vederci divisi per attaccarci.
Andrea Bagaletti
Gentile Andrea,
Le sue domande sono numerose e mi spiace doverle rispondere molto più brevemente. Quello che mi chiede non corrisponde a quanto è accaduto e per spiegarlo dovrei scrivere molto a lungo. Lei capisce che non è possibile farlo in una rubrica di posta dove è quasi d’obbligo essere brevi e concisi. Non saprei dove ha preso le sue informazioni ma le posso assicurare che non riflettono quanto è accaduto. Devo altresì informarla che Israele non ha una costituzione dal giorno della sua fondazione nel 1948, ma ha delle Leggi Fondamentali dello stato. Le proteste che vediamo nel paese sono sempre pacifiche quindi legittime e sacrosante in una democrazia. Quanto le scrivo vale anche come risposta alla sua lettera a Fiamma Nirenstein. Un cordiale shalom
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Gentile Deborah: la modalità di analizzare gli accadimenti attuali e passati, di alcune persone, desta in me qualche perplessità. Sull'eroismo di Zelensky ha già risposto in modo esaustivo, per il Re Vittorio Emanuele iii, personalmente ritengo sufficiente la sottomissione alle camicie nere fasciste, E nel 1938 la colpa d'aver firmato le leggi razziali, per condannare l'intero operato del Re. Pensare in questo modo, e dichiararsi incondizionatamente amici di Israele, non potrebbe essere un doppio standard nei riguardi dello Stato Ebraico, ovviamente al contrario? Cordialmente
Angelo Di Palma
Gentile Angelo,
La sua è una domanda difficile ma personalmente non penso che avere determinate idee su fatti storici passati possa inficiare la simpatia che una persona possa avere riguardo a Israele. La dimostrazione di quanto dico è il governo che abbiamo in Italia, un governo molto più equilibrato rappresentato dalla presidente Meloni. Mi auguro che anche alcuni ministri, e mi riferisco al ministro degli esteri a Antonio Tajani, non si comportino mai nei confronti di Israele con l’ostilità dei governi precedenti. Un cordiale shalom