Usa, il nuovo antisemitismo Commento di Lorenzo Vidino
Testata: La Repubblica Data: 16 febbraio 2023 Pagina: 24 Autore: Lorenzo Vidino Titolo: «Usa, il nuovo antisemitismo»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 16/02/2023, a pag.24, con il titolo "Usa, il nuovo antisemitismo" l'analisi di Lorenzo Vidino.
Quando una seria indagine sulla Farnesina?
Lorenzo Vidino
L’America sta vivendo un’ondata di antisemitismo senza precedenti. I numeri confermano l’allarme dato da organizzazioni ebraiche e governo americano: l’Fbi stima che il 57% degli hate crimes (crimini con motivi discriminatori) siano a sfondo antisemitico, nonostante gli ebrei costituiscano solo il 2% della popolazione americana. A New York, dove si trova la più forte concentrazione di ebrei in America, nel 2022 si è registrato un aumento del 275% dihate crimes rispetto all’anno precedente. Per quanto l’antisemitismo non sia certo un fenomeno nuovo, questo drammatico aumento ha sconvolto gli ebrei americani, che storicamente si sono sentiti dei privilegiati, al riparo dall’antisemitismo che da sempre la comunità ha subito in Europa e, negli ultimi decenni, in Medio Oriente. Ma a sconvolgere gli ebrei americani è anche la trasversalità di questa ondata di antisemitismo. Dai messaggi di odio in rete ai piccoli atti vandalici a veri e propri attentati terroristi, i nuovi antisemiti americani adottano un’amplissima gamma di ideologie e, in alcuni casi, varie ideologie insieme o nessuna. Oggi, come da sempre, la principale fucina di odio antisemita è, numeri alla mano, l’estrema destra americana, in tutte le sue sfaccettature che vanno dai nostalgici del Kkk a nuove formazioni e sub–correnti ideologiche. Gli attentati alle sinagoghe di Pittsburgh e San Diego (12 morti in totale) sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno in forte crescita e che ha visto una dozzina di attacchi sventati negli ultimi mesi. Non nuovo è anche l’odio antisemita di matrice islamista, che proviene sia da soggetti ispirati al jihadismo che da network legati ad Hamas e Hezbollah, entrambi ben insediati da decenni sul territorio americano. Ma negli ultimi anni si è registrata un’impennata di atti antisemitici non provenienti da questi soliti sospetti. Si parla molto dell’influenza dei Black Hebrew Israelites, gruppo che ritiene che i neri americani siano i veri ebrei e che gli “ebrei bianchi” siano degli impostori, accusandoli anche di aver orchestrato la tratta degli schiavi neri e di aver inventato l’Olocausto. Nel 2019 adepti del gruppohanno assaltato la casa di un rabbino e un negozio kosher in New Jersey, uccidendo quattro persone. Ma preoccupa anche l’ondata di attacchi contro ebrei ortodossi in parti di New York: gli assalitori sono spesso adolescenti afroamericani che, pur non appartenendo al gruppo, ne hanno adottato alcuni dei messaggi antisemiti attraverso i social. Attacchi contro ebrei sulle strade di New York, Los Angeles e Miami sono di recente avvenuti anche a margine di eventi pro-Palestina e solo nelle ultime settimane in vari campus americani la coalizione di gruppi di sinistra estrema e pro-palestinesi ha esposto messaggi inneggiando all’Intifada e alla “soluzione finale.” Si uniscono all’odio antisemita anche Anti Vax, terrapiattisti e complottisti di ogni tipo, creando un mix ideologico che trova nel web il suo ambiente naturale. È infatti sui social, che consentono un grado di interconnessione senza precedenti tra estremisti di ogni genere, che si osserva come testi, meme e sentimenti antisemiti sono condivisi tra vari ambienti ideologici. Non è raro vedere neonazisti tessere gli elogi di attentatori palestinesi e islamisti lodare i suprematisti bianchi quando attaccano le sinagoghe. In alcuni casi estremi, come quello di Nicholas Young, poliziotto di Washington amante del Reich che si convertì all’Islam e fu poi arrestato per aver cercato di unirsi all’Isis, l’antisemitismo è il collante che unisce il passaggio da un estremismo all’altro. La convinzione che gli ebrei siano l’archetipo del male, che manipolano segretamente gli eventi del mondo, è ormai il comune denominatore di praticamente tutte le forme di estremismo presenti oggi in America. Una convinzione antica ma che, grazie al web, è sempre più trasversale, intersezionale. E se in America il fenomeno dilaga, è sbagliato pensare che non avvenga anche da noi, in Europa e in Italia.
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