Gemellata con Cina, Cuba e Iran, Barcellona decide di boicottare Israele Commento di Giulio Meotti
Testata: Il Foglio Data: 16 febbraio 2023 Pagina: 2 Autore: Giulio Meotti Titolo: «Gemellata con Cina, Cuba e Iran, Barcellona decide di boicottare Israele»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 16/02/2023, a pag. 2, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo “Gemellata con Cina, Cuba e Iran, Barcellona decide di boicottare Israele”.
Giulio Meotti
Roma. La sindaca di Barcellona ha interrotto i legami della sua città con Israele, accusando lo stato ebraico di “crimine di apartheid contro il popolo palestinese”. La decisione di Ada Colau mette fine al gemellaggio di 25 anni con Tel Aviv. In una lettera al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Colau ha scritto: “Come sindaco di Barcellona, città mediterranea che difende i diritti umani, non posso essere indifferente alla sistematica violazione dei diritti fondamentali della popolazione palestinese”, ha scritto. Il ministero degli Esteri israeliano ha risposto: “La decisione dà sostegno agli estremisti, alle organizzazioni terroristiche e all’antisemitismo. Prima c’era stata la decisione della terza città del paese, Valencia, di abbracciare il boicottaggio di Israele autoproclamandosi “zona libera dall’apartheid israeliana”. Il leader del partito governativo Podemos, Pablo Iglesias, ha definito lo stato ebraico un “paese criminale e illegale”. La città di Oviedo, capitale delle Asturie, ha cancellato il concerto dell’orchestra sinfonica israeliana di Netanya, citando “ragioni politiche”. Il Consiglio comunale di Cadice aveva già cancellato un festival di cinema israeliano. E a Benicassim, vicino a Barcellona, il musicista ebreo e star del reggae Matthew Paul Miller, in arte “Matisyahu”, si era rifiutato di ottemperare alla richiesta della direzione del festival di musica che gli aveva imposto di produrre un video o una dichiarazione scritta nella quale il cantante avrebbe dovuto sostenere uno stato arabo-palestinese. La sua esibizione è stata annullata. Infine, la prima regione autonoma europea che boicotta ufficialmente Israele. Si tratta della Navarra, dove tutti i partiti spagnoli tranne i Popolari hanno votato la mozione in cui si invita la Spagna a “sospendere i suoi legami con Israele”. E la città di Pamplona ha dichiarato i funzionari israeliani personae non gratae. Ma nel frattempo, il sindaco di Madrid si è immediatamente offerto di sottoscrivere l’accordo di gemellaggio con Tel Aviv. José Luis Martínez-Almeida, sindaco conservatore della capitale spagnola, ha accusato la collega di Barcellona di antisemitismo. Una decisione contestata anche dal País, il quotidiano della sinistra spagnola, che scrive: “Una decisione sbagliata di Ada Colau. Oltre ad alimentare la polarizzazione, rompendo il gemellaggio con Tel Aviv, ciò che il sindaco di Barcellona ha rovinato è un accordo che comprende anche Gaza e i suoi abitanti”. E ancora: “Aspettiamo che la signora Colau sospenda i vari accordi tra la città di Barcellona e le città di paesi i cui regimi violano i diritti umani su larga scala. Ad esempio Shanghai o Shenzen, o la bellissima Isfahan”, in Iran. El Mundo ci mette del suo: “Barcellona è gemellata con Dubai, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, una teocrazia islamista. Con San Pietroburgo e Istanbul. Inoltre, con L’Avana, Ho Chi Min City e Shanghai”. Tutti liberali, tranne Gerusalemme, nel fantastico mondo woke.
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