Tahar Ben Jelloun insulta Bush e lancia previsioni apocalittiche
Testata: L'Espresso Data: 11 aprile 2003 Pagina: 54 Autore: Tahar Ben Jelloun Titolo: «Il genio del Bene e l'asse del Male»
Ahiahiahiahiahi!! Un'intera settimana senza che Israele abbia perpetrato alcun efferato crimine contro l'umanità: e adesso che si fa? Come le riempiamo le due pagine dell'Espresso che ci spettano di diritto? Ah già, resta sempre l'America, George Bush, gli americani! E che cosa meglio di una robusta raffica di insulti? Via dunque: "incolto", "ex alcolista", "il trionfo dell'ignoranza e delle soddisfatte certezze", "una mitologia semplicistica, mistificatoria e generatrice di odio e razzismo", "Bush è convinto di aver trovato l'«asse del male», mentre ha trovato solo l'asse della stupidità", "incompetenza sommata all'ignoranza e al disprezzo", "brutalità", "regresso politico", "azione colonialista", "stato canaglia, senza valori, senza morale e senza cultura", "pericoloso", "uomini in preda al furore". Bello, eh? Le due pagine però non sono ancora piene: cosa ci mettiamo? Le previsioni, naturalmente, che non guastano mai: previsioni da far impallidire il povero san Giovanni con la sua Apocalisse: "avrà conseguenze drammatiche ovunque nel mondo", "gli eserciti americano e britannico si impantaneranno nell'inferno", "le passioni si scateneranno e i fanatismi invaderanno il campo", "il razzismo a tutto campo scenderà nelle strade", "si farà di ogni erba un fascio, amalgamando musulmani e integralisti, ebrei e israeliani e gettando gli americani in un unico calderone, quello del rifiuto", "i dittatori come Saddam si rafforzeranno, e i regimi arabi della regione tremeranno", "l'islamismo progredirà. E la democrazia arretrerà. La pace tra palestinesi e israeliani sarà sacrificata o rinviata", "l'America subirà una sconfitta politica, e lascerà dietro di sé un caos immenso". E per condire il tutto, un po' di analisi politica, nella quale, per la verità, il ragazzo mostra di non essere troppo sveglio. Dice infatti: [Saddam] nel suo paese era temuto, ma non amato. Lo dimostra la sua rielezione con il 100 per cento dei voti: segno evidente della paura ossessiva di poter subire un atto di vendetta del presidente. "Omnia munda mundis", e il candido Ben Jelloun non è neppure sfiorato dal sospetto che dietro a quel 100% ci possa essere qualcos'altro. E infine la geniale conclusione: Sarà questo popolo a sapere come sbarazzarsi dei suoi despoti. Ci dovrebbe allora spiegare, il dotto giornalista, come mai questo popolo non si sia sbarazzato del suo despota nei decenni precedenti, al punto che, come ha sottolineato Al Jazeera, hanno avuto bisogno degli americani perfino per tirare giù la sua statua. Alla pagina successiva c'è anche un bell'articolo di Ehud Gol che però, essendo sobrio e basato sui fatti, difficilmente potrà avere sul lettore lo stesso impatto delle immagini apocalittiche (forse pii desideri?) evocate da Ben Jelloun. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione dell'Espresso. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.