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Italia Oggi Rassegna Stampa
11.02.2023 Profughi, problema in Germania
Commento di Roberto Giardina

Testata: Italia Oggi
Data: 11 febbraio 2023
Pagina: 12
Autore: Roberto Giardina
Titolo: «Profughi, problema in Germania»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 11/02/2023, il commento di Roberto Giardina dal titolo "Profughi, problema in Germania".

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Roberto Giardina

Warum Flüchtlinge nach Deutschland kommen - und was sie können

Sono un tema scomodo i profughi, ma se non si affronta, lo si lascia alla destra, con il risultato di favorire gli estremisti. Al 31 dicembre i Flüchtlinge, i fuggiaschi, come con più precisione sono chiamati i migranti, erano un milione e 900mila, il 2,3 per cento della popolazione, ma compiono il triplo dei reati, il 7,1 per cento. E i responsabili provengono in maggioranza dai paesi arabi, e da Pakistan e Afghanistan. Sul totale, oltre un milione è arrivato dall´Ucraina in guerra, in prevalenza madri con bambini. C´è il problema di trovare per tutti un alloggio, la scuola per i piccoli, ma non violano la legge. In Germania si chiede di cambiare l´accoglienza per fronteggiare e regolare l´afflusso di profughi. Ed è favorevole la tedesca Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea. Mercoledì 25 gennaio, sul treno Kiel-Amburgo, un palestinese ha aggredito a coltellate i passeggeri, ha ucciso due ragazzi di 17 e 19 anni, ferito altri otto viaggiatori, tre sono in gravi condizioni. Di solito, i giornali non pubblicano l´etnia dei protagonisti di fatti di cronaca, vittime e colpevoli, ma in questo caso è necessario. il fatto è avvenuto quasi alla vigilia del giorno della memoria e Ibrahim A., 33 anni, proviene dalla striscia di Gaza, dove gli abitanti per molti tedeschi vivrebbero in condizioni disagiate per colpa degli israeliani. Un antisemitismo mascherato. Uscito dal carcere da pochi giorni, Ibrahim si era vantato con le guardie di volere compiere un attentato, ma non l´hanno preso sul serio. Era giunto in Germania nel 2014, e aveva chiesto asilo denunciando di essere stato torturato da Hamas, che ha il controllo su Gaza. Non ha ottenuto asilo, ma lo stato di geduldet, di tollerato, come decine di migliaia di profughi. In questi anni ha compiuto diversi reati, furti, droga, e di un´aggressione a coltellate, simile a quella di gennaio, ma senza vittime. Era stata decisa l´espulsione, quasi mai è possibile. Ibrahim è apolide, Gaza si rifiuta di accoglierlo, e così Israele. E problemi ci sono per le espulsioni verso il Marocco, la Libia, l´Algeria, e la Tunisia che si rifiutò di accettare Anis Amri, prima che compisse l´attentato di Natale a Berlino nel 2016. In un dibattito tv sul Zdf, il secondo canale pubblico, il politologo di origine egiziana Hamed Abdel-Samad, 50 anni, ha denunciato la falsa tolleranza dei giudici e della polizia nei riguardi dei profughi: “I media e i politici ci ammoniscono a non parlare di etnia, religione e cultura dei profughi, non si dovrebbe affrontare il problema. Bisogna invece parlarne apertamente.” Naturalmente, si deve tener conto che i profughi, almeno all´inizio, vivono in condizioni disagiate, non parlano la lingua, sono poveri, spesso malati, non riescono a svolgere un lavoro regolare, ma hanno assistenza economica, e almeno un tetto se non una casa, che manca anche ai tedeschi. Inoltre, un terzo degli immigrati è composto da giovani fino ai 29 anni, e infrangono la legge più facilmente degli adulti, ma in questa fascia la percentuale è il doppio dei coetanei tedeschi. I dati sono allarmanti. A Berlino il 4 per cento dei Flüchtlinge ha compiuto reati, il doppio rispetto a tutti gli abitanti. A capodanno, in alcuni quartieri della capitale, i giovani hanno aggredito poliziotti e pompieri, e i due terzi erano musulmani, molti con il doppio passaporto, nati in Germania. Da anni, la polizia evita di entrare in alcuni quartieri in balìa dei clan arabi. I profughi sono responsabili del 9 % di furti, sempre del 9 % di aggressioni con feriti, il 13 % degli stupri e di gravi violenze sessuali, il 12,8 % degli omicidi, del 14,5% di rapine e ricatti. Per i reati lievi, molti tedeschi evitano di denunciare i connazionali, e sono più severi con gli stranieri. Ma per i reati gravi la denuncia è ovviamente sempre d´ufficio. Furti, spaccio, vengono compiuti con più frequenza nei primi tempi di permanenza in Germania. Gli omicidi e gli stupri da chi è giunto da anni. Gli attentatori quasi sempre presentano disturbi psicologici, e per il movente si indica la follia, un´analisi rassicurante ma che non spiega le ragioni profonde.

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