Un articolo corretto sullo sfondo di immagini faziose Lo stereotipo del soldato israeliano non funziona più
Testata: Famiglia Cristiana Data: 13 aprile 2003 Pagina: 42 Autore: Gugliemo Sasinini Titolo: «Il mondo di Saddam»
L’analisi del giornalista si concentra sulla situazione mediorientale del "dopo Saddam" e per farlo si avvale del professor Amazia Bar-Am, docente di storia del Medio Oriente all’Università di Haifa, analista molto quotato per quanto attiene le questioni mediorientali.
L’articolo risulta corretto ma quello che stupisce, come sempre, è la scelta delle immagini adottata dalla redazione di Famiglia Cristiana.
Leggendo l’articolo ci si potrebbe aspettare di vedere Saddam Hussein, oppure una fotografia del professore intervistato.
Invece la scelta cade su un’immagine ormai consueta, ma molto faziosa e che non c’entra nulla con i contenuti dell’intervista.
A pagina 43 è pubblicata la fotografia di un soldato armato, con l’elmetto, lo sguardo truce che si oppone al solito "povero, indifeso vecchio palestinese", vestito malamente e che cerca di allontanare con la mano il mitra del soldato israeliano.
A proposito, perché i palestinesi fotografati sono sempre vecchi oppure donne anziane o bambini vestiti di stracci??
Alle spalle un’altra immagine ritrae un soldato e alcuni operai intenti alla costruzione del muro che divide i territori palestinesi da quelli israeliani.
Quale significato dare a queste fotografie? Francamente non ce ne viene in mente nessuno se non l’ennesimo tentativo di far emergere la figura del soldato israeliano come oppressore e guerrafondaio.
Uno stereotipo che comincia davvero a stancare!
A pagina 45 viene anche pubblicizzata l’uscita, nel prossimo numero, di un dossier intitolato "Medio Oriente" Storia e scenari delle guerre infinite.
Il dossier affronta le radici del conflitto arabo-israeliano, ripercorre la nascita dello Stato di Israele e la successiva lotta di liberazione palestinese
liberazione da chi?
Il lungo e travagliato periodo di mediazioni diplomatiche e politiche, tra speranze e delusioni,
e rifiuti da parte palestinese di procedere sulla strada della pace
la tecnica dell’Intifada e la nascita del terrorismo di matrice islamica, con l’impiego dei kamikaze.
La seconda parte è dedicata al pacifismo israeliano e all’incessante attività in favore della pace della comunità cristiana e di tutta la Chiesa di Betlemme e di Gerusalemme A dire il vero "l’incessante attività" della chiesa è sempre stata rivolta in favore dei palestinesi ritratti come vittime di un esercito oppressore. Con la ricostruzione dei giorni terribili in cui l’esercito israeliano ha assediato la basilica della Natività. Perché all’interno vi avevano trovato rifugio terroristi responsabili di gravi atti di terrorismo.
Attendiamo comunque di leggere questo "Dossier" augurandoci che sia la verità storica dei fatti a trovare spazio e non la consueta faziosità che, nostro malgrado, dobbiamo rilevare in molti articoli di Famiglia Cristiana. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.