Quando la crudeltà degli uomini supera le tragedie della natura 09/02/2023
Quando la crudeltà degli uomini supera le tragedie della natura
Commento di Deborah Fait
La tragedia provocata dal terremoto in Turchia e in Siria sembra non finire mai. Le vittime sono arrivate a 10.000 e il numero sembra destinato ad aumentare perché, secondo fonti turche, quasi 13 milioni di persone sono state coinvolte dal sisma. Israele, come sempre, è stato tra i primi paesi a mandare aiuti. Solo quattro ore dopo la notizia della tragedia erano già partiti gli Hercules con a bodo 150 uomini dell’esercito israeliano, parte personale di salvataggio con i cani e parte personale medico e paramedico. Il giorno successivo è partito il Jumbo medico con un ospedale da campo. Lo stesso Jumbo che 25 anni fa volò ai Caraibi per portare aiuti alle popolazioni colpite anch’esse da un terremoto di magnitudo 7.2. Israele fa tutto il possibile per aiutare le popolazioni colpite dalle tragedie che provoca la natura e lo fa sempre anche se i governi dei paesi terremotati sono nemici giurati dello stato ebraico. In questo caso, affinché i suoi aiuti vengano accettati da dittatori imbecilli oltre che crudeli, Israele cancella dai pacchi dei medicinali e dei viveri ogni simbolo che possa far capire che gli aiuti arrivano dal paese più odiato del mondo che i musulmani vogliono distruggere. Proprio così, sembrano storie di fantasia, storie impossibili da immaginare tanto sono sconvolgenti ma è la triste verità. I dittatori dei paesi islamici preferiscono far morire la propria gente piuttosto che accettare aiuti da Israele. È accaduto anche questa volta. Israele ha mandato materiale medico e un ospedale da campo alla Siria, attraverso la Russia, e Assad, il dittatore siriano, ha respinto gli aiuti. Ma c’è di peggio, ha proibito anche agli aiuti internazionali di raggiungere le province del nord del paese perché occupate dagli oppositori del regime, che sono soprattutto curdi situati a nord est del paese e islamici filo turchi, e ha avuto la ferocia di ordinare il bombardamento delle zone colpite dal sisma. Sua figlia, una ragazza di 19 anni, seguendo le orme paterne, ha twittato di non portare aiuti in quelle zone. È evidente che un albero malato produce mele marce. Non c’è mai fine al peggio e rattrista pensare che una giovane vita sia già talmente colma di odio e di cattiveria da invitare chi la legge a lasciar morire donne e bambini che vivono in determinate zone del suo paese. In compenso in Siria sono arrivate le guardie rivoluzionarie dell’Iran “per supervisionare la consegna degli aiuti al popolo siriano”. Questo significa una sola cosa, Assad e l’Iran useranno gli aiuti internazionale come arma di guerra, chi è contro il regime non riceverà niente e potrà morire di freddo e di fame, chi è dalla parte del dittatore sarà salvato e nutrito. L’orrore delle dittature islamiche va oltre il demoniaco, oltre ogni concetto di umanità.