C'è stato un tempo della mia vita in cui quotidianamente ho letto la rassegna stampa da Voi pubblicata. Restando nell'ambito "Israele, mondo islamico, terrorismo" credo che anche oggi mi troverei in grande sintonia con i vostri commenti. Da tre anni a questa parte, però, si sono aggiunti gli argomenti Covid e guerra russo-ucraina. Constato con dispiacere che la vostra presa di posizione, per entrambe le questioni, vi colloca tra i cantori della "verità" facile, spiccia, o di qua o di là, esattamente come quell'informazione che giudicate scorretta quando tratta i tre temi fondanti della vostra missione. Ed è per me inconcepibile che, mentre per far comprendere l'oggi di Israele ne avete ripetutamente ricordato la storia, affinché i vostri lettori potessero capire da dove e come originò la nascita dello Stato nel 1948, a distanza di un anno siate ancora appiattiti in un sostegno all'Ucraina che vi accomuna a tutti gli obnubilati dal mainstream, il quale si guarda bene dall'esaminare con obiettività e correttezza i fatti, anche molto recenti, che hanno preceduto l'invasione russa. Inconcepibile, triste e desolante che non vi rendiate conto che l'Ucraina non è Israele, e che Zelensky non ha nulla a che vedere con Netanyahu. Shalom, di tutto cuore.
Enrico Alberti
Gentile Enrico,
Ho letto con attenzione la sua lettera e vorrei esporle le mie idee al riguardo. Lei ci accusa di aver scelto la “verità facile” a proposito del Covid. Secondo me, non è esatto. IC ha scelto la via della scienza pur rispettando le idee, che personalmente reputo sbagliatissime e pericolose, dei Novax, loro sì simpatizzanti di una verità spiccia e antiscientifica. Le ricordo che nell’ultimo secolo e mezzo le vaccinazioni hanno permesso di non morire di influenza, di morbillo, hanno permesso a molti bambini di non finire sciancati grazie ai vaccini antipolio di Salk prima e Sabin dopo, distribuiti gratuitamente al mondo. Per quanto riguarda l’Ucraina non esiste nessun paragone con la fondazione di Israele ma non si può giudicare il comportamento di quest’ultimo senza farvi entrare il rapporto con Putin. Il presidente criminale russo sta radendo al suolo una democrazia europea, città dopo città, casa (abitata) dopo casa, con la morte di migliaia di persone innocenti. Noi sosteniamo l’Ucraina perché non è concepibile accettare supinamente la distruzione di un paese da parte di un folle criminale che, dopo aver invaso la Crimea e averla illegalmente annessa alla Madre Russia, si è messo in testa di creare ancora una volta l’impero sovietico. Mi dispiace che lei non riesca a comprenderlo, soprattutto che lei non tenga conto che Zelensky lotti eroicamente da un anno contro il criminale russo. Il presidente ucraino, ebreo, poteva lasciare il proprio paese, scappare all’estero e vivere comodamente, lo hanno fatto molti capi di stato. Lui no! È rimasto là, in mezzo al suo popolo, a rischiare ogni giorno la vita per salvare il suo paese. Un eroe contro un dittatore vigliacco e criminale.
Ricambio altrettanto tristemente il suo shalom.