Deborah Fait risponde a un lettore Attentati a Gerusalemme. Never Again
Testata: Informazione Corretta Data: 30 gennaio 2023 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Attentati a Gerusalemme. Never Again»
Cara Deborah,
Io credo che su questo nuovo periodo di scontri tra Israele e palestinesi, ci sia da fare una riflessione. Fermo restando il diritto di Israele di prevenire ogni attentato, mi chiedo se l'operazione di Jenin poteva essere condotta in un altro modo. Purtroppo, dobbiamo ricordarcelo sempre ed è dura ammetterlo, Israele è sotto la lente d'ingrandimento dell'opinione pubblica mondiale. Fin troppo infiltrata dalla propaganda filopal. Sarà difficile, sarà improba, ma io credo che ogni azione di Tzahal debba tener conto di questo. E procedere con molta prudenza. Eviotando il più possibile errori nelle sue azioni di polizia. Non dirlo: so di chiedere quasi l'impossibile. E non so quanto sia realistico pure chiederlo. Ma, dobbiamo pur farlo. Israele, da anni, arranca dietro la propaganda palestinese. Che in molte menti ha già vinto. Insomma, sono riusciti a far credere a molti che Gesù era palestinese... ci credono. Lo dicono. E come diceva Gobbels... via, lo sappiamo, no? UN CARO FRATERNO SALUTO
Tore Amos
Caro Tore,
L’operazione a Jenin condotta da Zahal è stata perfetta. Non sono entrati per caso ma per sventare un grande attentato in Israele di cui l’intelligence aveva avuto notizia e che avrebbe fatto decine di morti. Appena entrati sono stati accolti da bombe e razzi perciò hanno risposto al fuoco contro i terroristi, non contro i civili. Infatti su nove morti, otto erano della Jihad palestinese. Zahal combatte contro cellule terroristiche assassine pronte a tutto. Il mondo ci condanna? È vero ma lo farà sempre finché non capirà che Israele si deve confrontare con gente che manda bambini ad ammazzare suoi simili. Bambini, come il tredicenne di domenica mattina, che ha lasciato scritto alla mamma un biglietto con queste parole “Sarai orgogliosa di me”. Cosa significa? Che era stato educato dalla famiglia all’odio e al “martirio”. Finche’ il mondo non capirà l’obbrobrio di una società che vuole trasformare i suoi figli in mostri, noi saremo condannati ma la solita saggia Golda Meir lo aveva detto “Meglio le vostre condanne che le vostre condoglianze”. Purtroppo questa società occidentale, colma di retorica terzomondista e di odio antisemita, ha per Israele solo condanne comunque si svolgano i fatti. Pazienza, Israele non si farà mai distruggere nemmeno moralmente perché i nostri Padri fondatori lo hanno giurato, dopo la Shoah. Mai più. Never Again! Un cordiale shalom