Deborah Fait risponde a un lettore Un giorno all'anno
Testata: Informazione Corretta Data: 28 gennaio 2023 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Un giorno all'anno»
Gentile Deborah,
la giornata della memoria in ricordo milioni di ebrei trucidati dalla folle ideologia nazista e' una ricorrenza sacrosanta. M permetto di aggiungere una riflessione su una questione collaterale. E' giusto ricordare , ma molta gente , passata la data del 27/1 e svanita l'emozione , riprende ad esercitare il consueto odio nei confronti di Israele. E dunque tutti i giorni ci sono campagne di odio contro il governo Nethanyiau, e dunque si chiudono gli occhi di fronte agli attentati che tutti i giorni vengono fatti ai danni di cittadini israeliani inermi , Ci si scandalizza perche' i governo Nethanhiau e' '' di destra '', ma nessuno critica mai la tetra prigione di Gaza, occupata da una banda di fanatici tagliagole, nessuno critica mai i satrapi milionari che da quasi 20 anni impediscono le elezioni in Cisgiordania. Israele vive a nord sotto la minaccia dei tagliagole hezbollah a sud sotto la minaccia di Hamas e est sotto la minaccia dei fanatici olp. Dell'Iran che sta costruendo l'atomica non parla nessuno. Insomma, dedicare un solo giorno dell'anno al ricordo per le tante vittime della follia antisemita ,dedicando gli altri 364 giorni all'odio per Israele , sembra davvero una contraddizione preoccupante. Alla Sapienza di Roma , arrivano continuamente '' ospiti' impresentabili ( portavoce del Qatar e dei fratelli musulmani ) ma se arriva un israeliano scatta subito la '' proibizione ''' e la censura dei soliti idioti. Tutti fingono di ignorare che Israele oggi e' l'unico luogo che consente agli ebrei del mondo di avere un posto in cui sentirsi al sicuro. Cordiale saluti
Dante
Gentile Dante,
Quello che è accaduto ieri, l’attentato a Gerusalemme con 7 morti non fa che confermare quello che lei scrive. Ho ascoltato tutta la sera i commenti delle varie televisioni ed era come spargere sale sulle ferite. Non c’è stato uno che abbia parlato del terrorismo che colpisce Israele ogni giorno e che ha costretto i nostri soldati a entrare a Jenin per combattere contro i terroristi, una nuova cellula che si era formata mesi fa in quella città. Tutti, ma proprio tutti, hanno dato a Israele la responsabilità dell’attentato perchè il giorno prima il nostro esercito aveva ammazzato, negli scontri a fuoco, 8 terroristi. Le cose non cambiano mai, Israele deve essere sempre sul banco degli imputati e i terroristi palestinesi vengono considerati vittime e “combattenti per la libertà”. Israele è silenzioso e sotto shock ma vedremo nelle prossime ore cosa succederà e che provvedimenti prenderà il governo dopo i funerali delle nostre povere vittime. Un cordiale shalom